Rivista_di_Meccanica_179 - page 32

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giugno 2014
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mprese
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ercato
vedibile sia unmiglior mantenimento del valore del bene
nel tempo sia la forte probabilità di avere negli anni a
venire un solido interlocutore atto a garantire nel tempo
l’efficienza dell’impianto”.
Per quanto riguarda la struttura commerciale che tipo di
riorganizzazione sarà necessaria?
“Non pensiamo a nessun accorpamento delle reti com-
merciali che rimarranno distinte per i due prodotti. Po-
tremo invece rendere disponibili a entrambe le reti di
vendita una maggiore gamma di macchine e soluzioni
per soddisfare un crescente numero di richieste. Cre-
diamo che la specializzazione della rete commerciale
sia un punto di forza da sviluppare dando ai clienti dei
partner che abbiano soluzioni e suggerimenti specifici
almeno per alcune tipologie di produzione su cui pun-
tiamo a diventare leader”.
Alla luce della vostra esperienza che riflessioni sorgono
sul settore delle macchine utensili in Italia?
“Il mondo della macchina utensile italiano è formato
troppo spesso da aziende con dimensioni tali da poter
essere difficilmente attori di una competizione globale
con i grandi Gruppi, specialmente asiatici, che si stanno
formando. La passione nello sviluppare il prodotto, la
genialità e la flessibilità costruttiva italiana spesso da
sole non pagano ne sono armi sufficienti per vincere la
linea di produzione di grandi foratrici, particolarmente
apprezzate nel settore dell’energetico e del nucleare, così
come i torni verticali rototraslanti della serie Vtmp-RT che
sono e resteranno un prodotto specialistico di Sirmu-MT.
Naturalmente questi saranno i primi passi di un’unione
che, passo dopo passo, dovrà rafforzarsi e dare sempre
più un’immagine differente delle due società”.
L’operazione condotta in porto quali vantaggi potrà ap-
portare ai clienti sia italiani sia esteri?
“Il primo grande vantaggio consiste nell’avere ‘in casa’
tutte le fasi progettuali e costruttive. Questa è la base
per poter creare gruppi comuni unificati che si possano
trovare a magazzino per ottenere un’ottimizzazione dei
tempi di produzione e del servizio assistenza.
Maggior numero di macchine globalmente vendute si-
gnifica poter avere la possibilità di creare centri service
comuni nel mondo, atti a meglio soddisfare le richieste
degli utilizzatori senza problemi di lingue e di fusi orari.
L’unificazione di alcuni componenti, non determinanti
per la specificità della macchina, permette conseguente-
mente l’ottimizzazione della produzione e degli acquisti
della componentistica con favorevoli ricadute in termini
economici sull’utilizzatore finale. Ultimo ma non ultimo
per importanza è l’impatto che dimensioni maggiori
del fornitore possono avere sull’acquirente in termini di
maggior tutela dell’investimento nel tempo poiché è pre-
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