Rivista_di_Meccanica_179 - page 47

47
rmo
giugno 2014
domanda di macchine utensili italiane che risulta però
più evidente, in termini di incremento, sul mercato in-
terno”.
Commento del presidente.
“Se infatti - ha continuato
Galdabini - il mercato estero, dopo un periodo di stasi,
già a partire dalla fine dello scorso anno aveva riavviato
gli investimenti in Made in Italy di settore, la domanda
italiana sembra risvegliarsi ora. Un ottimo segnale, que-
sto, che però va interpretato considerando che l’incre-
mento risulta così deciso anche perché si confronta con
un periodo disastroso che speriamo essere alle nostre
spalle”.
L’inversione di tendenza della domanda interna do-
vrebbe altresì trovare beneficio nell’entrata in vigore
della Nuova Legge Sabatini che, operativa dal 31marzo,
nella prima finestra di presentazione pratiche, ha rac-
colto ben 2010 domande di finanziamento, per un va-
lore di investimenti in beni strumentali pari a 655milioni
di euro.
“L’attuazione della Nuova Legge Sabatini - così forte-
mente caldeggiata da Ucimu - stimolerà certamente gli
investimenti in beni strumentali ma da sola non è suffi-
ciente per assicurare il rilancio del mercato italiano che
per troppo tempo ha sospeso l’attività di acquisizione e
sostituzione di macchinari a elevata tecnologia. In que-
sto senso auspichiamo sia finalmente introdotto il si-
stema di liberalizzazione degli ammortamenti o, almeno,
la revisione dei coefficienti oggi fermi al 1988, provvedi-
mento che potrebbe ulteriormente accelerare le decisioni
di acquisto da parte degli utilizzatori”.
Al di là dei provvedimenti specifici per il settore, e con la
consapevolezza della scarsa disponibilità di risorse, l’as-
sociazione di categoria chiede alle autorità di governo
di perseguire con determinazione gli obiettivi prefissi, a
partire da tutta quella attività di sburocratizzazione che
libererebbe le imprese da vincoli e zavorre oggi partico-
larmente penalizzanti per la competitività del sistema pro-
duttivo del Paese a confronto con i concorrenti stranieri.
“Con questo penso anzitutto al costo del lavoro - continua
il presidente - su cui l’esecutivo deve operare in maniera
decisa affinché la riduzione del cuneo fiscale possa por-
tare benefici sia alle aziende sia ai lavoratori impiegati ma
penso, per esempio, anche alla riforma del diritto in ma-
teria di protezione dei creditori”.
Sul fronte estero, considerata la grande propensione
all’export delle imprese italiana, per lo più di dimensione
medio piccola e dunque con poca disponibilità di risorse
da destinare in autonomia all’attività di marketing, “an-
drebbero incrementate le iniziative di promozione del
made in Italy - ha concluso Galdabini - che, grazie alla col-
laborazione tra associazioni settoriali e ICE Agenzia, per-
mettono tra l’altro la presentazione dei settori industriali
in cui l’Italia eccelle in modo compatto e organico”.
1...,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46 48,49,50,51,52,53,54,55,56,57,...86
Powered by FlippingBook