progettare
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OTTOBRE
2016
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l’Accordo sul programma nucleare
iraniano: grazie all’utilizzo delle san-
zioni internazionali, il caso Iran è
stato portato al tavolo dei negoziati,
dove la diplomazia ha proseguito il
suo lavoro riuscendo a finalizzare la
firma dello storicoAccordo diVienna.
Le sanzioni hanno senza dubbio un
impatto sull’export delle nostre im-
prese. Contrariamente all’opinione
comune, tuttavia, non comportano
l’inaccessibilità di determinati Paesi
alle aziende italiane, ma obbligano
queste ultime a sviluppare adeguate
procedure di export control e ge-
stione del rischio, ai fini della piani-
ficazione per la corretta esecuzione
dell’operazione commerciale”. I Paesi
colpiti da sanzioni possono infatti
essere oggetto di rapporti economici
internazionali da parte delle nostre
imprese, ma ciò può avvenire solo
nel rispetto delle restrizioni previste,
la cui violazione comporta conse-
guenze penali molto significative,
per imprese, banche e assicurazioni.
Gestione del rischio per le imprese
Chiarito pertanto che l’applicazione
di sanzioni internazionali non pre-
clude la possibilità di interscambi
commerciali con i Paesi sanzionati,
le imprese devono però essere bene
informate per poter gestire il rischio,
dotandosi di adeguati strumenti e
sistemi di analisi per conformarsi ai
meccanismi giuridici della complian-
ce, e poter valutare l’esecuzione di
to delle forniture, soggetti ed entità
controparti contrattuali e destinatari
finali dei prodotti e, per finire, trasferi-
menti di flussi finanziari connessi alle
operazioni commerciali”. Attività che
deve inoltre essere continua, dato il
continuo evolversi del panorama del-
le sanzioni nel mantenimento degli
equilibri geo-politici a livello globale,
imponendo alle imprese di restare
aggiornate sulle norme internazionali
e sullo stato delle sanzioni, al fine di
essere sempre conformi alla legisla-
zione vigente nei Paesi con i quali
intrattengono relazioni commerciali.
@marcocyn
Consulenza all’export
Zeno Poggi Consulenze è una società di
consulenza d’impresa per il commer-
cio internazionale, che unisce alla con-
sulenza per l’internazionalizzazione
l’analisi del rischio Paese e geo-
politico, come richiesto dal trend in
crescita nel ricorso allo strumento
sanzionatorio nel dirimere conflitti
geo-politici su scala globale, di cui
i recenti casi di Federazione Russa e
Iran rappresentano solo due esempi.
La società offre in particolare compe-
tenze specialistiche consolidate in due aree strategiche, Export Controls e Trade Compliance,
volte a dare il necessario sostegno alle aziende che operano in contesti globali affinché
possano muoversi nel pieno rispetto del contesto normativo e operativo di riferimento nei
diversi mercati, in linea con la continua evoluzione degli scenari internazionali.
(Nella foto il titolare Zeno Poggi)
contratti di fornitura con tali Paesi.
“Nell’ambito di contratti che preve-
dono un utilizzo dei prodotti al di
fuori dei confini nazionali - spiega
in conclusione Poggi -, le aziende
che movimentano le proprie merci
sono tenute ad adottare specifiche
procedure di controllo e gestione del
rischio, finalizzate a una consapevo-
le valutazione delle implicazioni che
potrebbero derivare dall’esecuzione
delle proprie forniture. Le aziende
detengono infatti specifiche respon-
sabilità con particolare riferimento a
vari elementi connessi all’operazione
commerciale, ovvero prodotti ogget-