Progettare_382 - page 52

AUTOMAZIONE
52
progettare 382
LUGLIO
/
AGOSTO
2014
IN3G è uno studio di product design
con sede a Parigi, specializzato in ri-
cerca e sviluppo di ausili per disabilità
uditiva e visiva. La società, composta
da tre persone, è diretta da Christian
Coudevylle e collabora con Università
ed Enti pubblici di ricerca.
Nonostante alcuni importanti prodot-
ti all’avanguardia progettati per per-
sone con disabilità uditiva, IN3G è
meglio nota probabilmente per aver
progettato e realizzato un dispositivo
per persone non vedenti e ipovedenti
chiamato Télétact. Il nome commer-
ciale definitivo del prodotto è ancora
da definire.
Ciò che è certo, però, è che Télétact
è un dispositivo, costituito da una
minuscola cassetta fissata a un tra-
dizionale bastone bianco. All’interno
della cassetta è alloggiato un dispo-
sitivo in grado di rilevare pericoli e
ostacoli grazie a un fascio di raggi
infrarossi proiettato frontalmente, fino
a un’altezza di 70 cm, e lateralmente.
Quando il fascio incontra un oggetto,
l’utilizzatore avverte una vibrazione
sul bastone, la cui intensità varia a
seconda della vicinanza dell’ostacolo.
Sviluppo prodotto
Roger Leroux, direttore tecnico di
IN3G, spiega le motivazioni che li han-
no spinti a sviluppare il prodotto: “Per
le persone non vedenti o ipovedenti
è già molto difficile muoversi in un
ambiente famigliare, se non c’è un
accompagnatore a guidarle” afferma.
“Muoversi da sole in un ambiente
nuovoe sconosciutoè ancorapiù com-
plicato, se non impossibile. Télétact
risolve questo problema e permette
alle persone con disabilità visiva di
muoversi molto più liberamente e con
maggiore sicurezza”.
I primi prototipi di Télétact sono stati
realizzati in metallo laminato. Tuttavia,
con l’avanzare delle fasi di sviluppo,
il progetto della cassetta è diventato
più complesso e IN3G è stata costretta
a trovare un’alternativa. Inizialmente
aveva provato a realizzare i pezzi con
una stampante 3D. Ma per verificare il
funzionamentoe l’adattamentomecca-
nicodi vari componenti, come l’apertu-
ra dello sportello del vano batteria, era
necessario lavorare con pezzi in resine
di produzione, edèqui che sonoentrati
in gioco i servizi di Proto Labs. Roger
Leroux racconta: “Avevamo scoperto
Proto Labs navigando su Internet men-
tre cercavamo nuove idee per i pezzi
di un prodotto precedente. Abbiamo
lavorato insieme per la prima volta nel
2011, avendo modo di apprezzare le
potenzialitàdello stampaggioa iniezio-
ne rapida. Vista l’esperienza positiva,
abbiamo deciso di riutilizzare i servizi
di Proto Labs per il progetto Télétact e
ci siamo affidati alle competenze e alla
guida dei suoi tecnici”.
“Il sistema interattivoonlinedi preven-
tivazione di ProtoQuote sviluppato da
ProtoLabs è incredibilmenteutile. Una
volta caricato il modello 3D dei pezzi, il
sistemaha evidenziato lemodificheda
apportare ad alcuni parametri, come
lo spessore di parete ecc. E grazie
all’assistenza diretta dei tecnici di Pro-
to Labs, siamo riusciti a ottimizzare
il pezzo, il progetto dello stampo e,
Unpremiatostudiodi productdesignutilizza il
servizioProtomolddiProtoLabsperaiutare le
personenonvedenti e ipovedenti amuoversi
conpiùsicurezza. Il serviziooffertodall’azienda
britannicaharidottonotevolmente i tempi di
consegna
ATTILIO ALESSANDRI
fai da te
Il prototip
o
1...,42,43,44,45,46,47,48,49,50,51 53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,...86
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