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ECONOMIA
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progettare 382
LUGLIO
/
AGOSTO
2014
Il censimento 2011 ha identificato
1.118 imprese di produzione, cui si
attribuiscono quasi 7 miliardi di euro
di fatturato. Oltre l’80% delle imprese
e dei rispettivi siti produttivi e oltre il
90% del fatturato sono concentrati in
sei regioni: Lombardia, Emilia- Roma-
gna, Veneto, Toscana, Lazio, Piemon-
te. Per la maggior parte le imprese di
produzione sono di piccole dimensio-
ni. Il 21%ha strutturamultinazionale; a
esse fa capo il 69% del fatturato. L’8%
ha capitale estero; a queste fa capo
il 28% del fatturato. L’83% si occupa
prevalentemente di produzione diret-
ta, il restante 17% di produzione per
conto terzi. Le imprese di produzione
per conto terzi sono una componente
significativa del tessuto industriale del
settore, anche in termini di fatturato:
sono state censite in tutto 194 impre-
se che si occupano prevalentemente
Curare
di produzione per conto terzi, cui si
attribuisce un fatturato complessivo
pari a 890 milioni di euro.
La maggior parte dei contoterzisti si
occupa di produzione di componenti
o semilavorati. Il 22% ha una struttura
multinazionale, a esse fa capo il 49%
del fatturato. L’8% ha capitale estero,
a esse fa capo il 19% del fatturato.
Si osserva come l’attività per conto
terzi sia diffusa anche tra i produttori
diretti: anche sotto questo aspetto il
settore si configura ‘a fabbrica diffu-
sa’. A differenza di quanto sta avve-
nendo a livello generale nel Paese,
dove arretra la quota dei subfornitori
nazionali e avanza quella dei subfor-
nitori esteri, nel settore dei dispositivi
medici il peso dei contoterzisti italiani
risulta stabile e prevalente. Quello dei
dispositivi medici si conferma esse-
re un settore dall’intensa attività sul
fronte tecnologico e con una crescita
continua delle opportunità. L’Italia
conferma il proprio posizionamento
non di primo piano nel settore: risulta
il 13° brevettatore, il 12° esportatore e
il 9° importatore. Un’eccezione è rap-
presentata dal comparto attrezzature
tecniche, nel quale mantiene quote di
mercato più significative. Emerge, per
contro, una buona diversificazione di
prodotto e un’elevatissima diversifi-
cazione geografica delle esportazioni,
con miglioramenti in importanti mer-
cati come il Sud America.
Le esportazioni vanno bene
I dati 2012 evidenzianouna buona per-
formance delle esportazioni (superio-
re alla media italiana) e un calo delle
importazioni, con il dimezzamento
del deficit commerciale italiano. La
produzione ha recuperato la fles-
UnrecenterapportodelCentro
studi diAssobiomedicaci permette
di dareunosguardoal settore
biomedicale.Quellodei dispositivi
medici si confermaessereun
settoredall’intensaattivitàsul fronte
tecnologicoeconunacrescita
continuadelleopportunità. L’Italia
conferma il proprioposizionamento
nondi primopiano
TONY BOSOTTI
il mercato
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