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progettare 374
SETTEMBRE
2013
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di camminare con un
alto grado di stabilità, è culminata
nella formulazione di un metodo per
il calcolo del reale centro di massa
di piattaforme bipedi (G. G. Muscolo
et al., 2011).
Il brevetto Italiano ha dato vita alla
prima azienda di robotica umanoide
in Italia dal nome di Humanot srl, ‘spin
off’ della Scuola superiore sant’Anna.
La collaborazione con l’Università
degli studi di Genova e in particolare
con il Pmar lab, diretto dalla profes-
soressa Rezia Molfino, ha permes-
so di concretizzare il trasferimento
tecnologico e la ricerca dell’azienda
ampliando i settori di applicazione
alla robotica in generale.
Diventare grandi
Humanot - the robotic tailors
una giovane azienda
toscana che opera nel campo della
robotica umanoide. La società è stata
fondata a fine 2011 da due giova-
ni ricercatori della Scuola superiore
sant’Anna, Università degli studi di
Genova e Università di Roma Tor
Vergata e in pochi mesi ha potuto u-
sufruire dello status di ‘spin-off’ della
Scuola superiore sant’Anna.
La sua particolarità maggiore è l’o-
riginalità del settore di riferimento:
la robotica umanoide. Sono infatti
poche le aziende nel mondo che la-
vorano su queste tematiche, ma è un
campo in grandissima espansione.
In particolare la Samsung, la Sony e
l’Honda hanno già iniziato a lavorare
con grande impegno in questo cam-
po, e grandi imprenditori con visioni
innovatrici come Steve Jobs e Bill
Gates hanno più volte profetizzato
uno sviluppo nell’ambito della robo-
tica paragonabile a quello avvenuto
in ambito informatico.
L’idea alla base di Humanot è quella
di ideare, sviluppare e realizzare robot
umanoidi e animaloidi che possano
essere realmente utili per l’uomo,
nella vita di tutti i giorni e in diverse
situazioni. Sembra questa una visio-
ne a lungo termine, ma in realtà la
tecnologia sta già facendo passi da
gigante. Per questomotivo, Humanot
pensa di realizzare e sviluppare i suoi
primi prodotti per la ricerca scientifi-
ca e l’intrattenimento: questi robot
costituiranno il punto di partenza per
lo sviluppo di robot funzionali nella
realtà di tutti i giorni.
Un altro punto fondamentale è la
‘customizzazione’ del prodotto:
Humanot mette a disposizione il
background della sua squadra per
costruire piattaforme meccatroniche
custom e modificare i prototipi di
partenza in modo da fornire sempre
un prodotto innovativo e adatto alle
esigenze del cliente.
La storia
La storia e la nascita di Humanot sono
intrecciate con una delle maggiori
protagoniste a livello mondiale della
robotica umanoide, la Waseda Uni-
versity di Tokyo. Proprio in questa u-
niversità giapponese, nel 1967 venne
sviluppato il primo robot umanoide
della storia, Wabot. Da lì, una consi-
stente e continua attività di ricerca ha
portato allo sviluppo di prototipi via
via più performanti, fino ad arrivare
al Wabian-2R nel 1999.
Nel 2003 nasce a Pontedera il la-
boratorio Robot-AN, un laboratorio
congiunto tra la Waseda Universi-
ty e la Scuola superiore sant’Anna,
all’interno del quale viene sviluppato
il Sabian, il gemello tutto italiano
del Wabian. Dal 2004 al 2009 però,
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