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tre studenti del Politecnico di Torino
(relatore il prof. Marco Paolo Tam-
borrini), hanno progettato un sistema
innovativo per l’abitazione del futuro:
‘Ecodomestic appliances’. Il progetto,
partendo dalla geografia di un’abita-
zione ne rivoluziona la progettazio-
ne, in modo da sfruttare al meglio
le risorse energetiche, riducendo al
minimo i consumi grazie a una perso-
nalizzazione degli elettrodomestici. Il
secondo premio (7.000 euro) è andato
a Gabriella Sperotto (Iuav di Venezia,
relatore prof.ssa Kate ina Dolejšová)
per la tesi ‘Punti di vista’, una ricerca
che contribuisce ad aumentare la
conoscenza della problematica com-
plessa del design orientato alla disa-
bilità visiva. La designer ha realizzato
due libri con un’innovativa tecnica di
stampa a rilievo (andando oltre il lin-
guaggio Braille), mai utilizzata finora:
un sistema che apre ottime possibilità
al mercato print on demand dell’edi-
toria tattile. Agnese Tamburrini (U-
niversità di Napoli Luigi Vanvitelli,
relatore prof.ssa Carla Langella) ha
ricevuto il terzo premio (3.000 euro)
per ‘Ecco’, un prototipo destinato al
compostaggio verticale da installare
nelle scuole primarie: consentendo
di fertilizzare una pianta, che a sua
volta produce elementi di scarto ri-
utilizzabili per generare un nuovo
composto fertile. Il progetto oltre ad
avere un valore ecologico svolge una
funzione educativa sull’importanza
del riciclaggio. Tutti i progetti fi-
nalisti sono stati protagonisti al
Plart di una mostra a ingresso
gratuito, dal 21 al 27 marzo. La
Fondazione Plart di Napoli (ha
ospitato per il secondo anno
consecutivo la cerimonia di
premiazione), diretta dalla col-
lezionista Maria Pia Incutti, al
suo interno espone una
collezione di circa
millecinquecento o-
pere in materiale plasti-
co, testimonianza dello
sviluppo del design su
una delle materie più inte-
ressanti dello scorso secolo.
Dal 2004 ad oggi il premio
ha visto il coinvolgimento di
quasi 1.000 studenti, 65 città
e 58 Atenei, sono stati premiati 16
progetti e consegnate 90 menzioni
d’onore. La Giuria del Premio è
stata presieduta da Milena Mussi,
partner e general manager Iosa Ghini
Associati, e composta da: Giulio Cap-
pellini designer e art director della
Cap Design SpA; Michael Erlhoff,
preside della facoltà di Ricerca del
Design dell’Università delle Scienze
Applicate di Colonia; Mauro Guzzini,
amministratore delegato di Teuco;
Valia Barriello, architetto e curatrice
della rubrica di design per la rivista
Artribune, media partner del Premio;
Lorenzo Orlandini, vincitore dell’edi-
zione 2011.
Design industriale
Negli ultimi anni è emersa la tenden-
za a trattare il ‘rifiuto come risorsa’
anche all’interno degli ambienti do-
mestici dove vengono ospitate picco-
le compostiere in grado di produrre
compost fertile, utile alla fertilizzazio-
ne delle piante. ‘Ecco’ è un sistema di
compostaggio verticale a ciclo chiuso
Un designer
da leggenda
Raymond Loewy (1893-1986) è stato un im-
portante designer francese attivo soprattutto
negli USA e, senza dubbio, il più versatile
ambasciatore del suo mondo, divenuto una
leggenda del design quando era ancora in
vita. È stato il più influente protagonista
del design industriale che il Nord America
abbia mai conosciuto e ha avuto un notevole
impatto sui gusti e gli stili di vita di molte
generazioni. La sua filosofia ha ancora oggi
una grande influenza sul mondo del design
industriale.
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‘Ecco’, un prototipo destinato al compostaggio verticale da installare nelle scuole primarie.
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