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Unasocietàconsede
aAuckland, inNuovaZelanda, ha
sviluppatouna tecnologia robotica
innovativacheaiuta lepersonecon
mobilità limitataa rimettersi inpiedi:
l’esoscheletro roboticodi RexBionics.
Imotorimaxonusati garantiscono
l’azionamentouniformedegli arti
40
progettare 373
LUGLIO
/
AGOSTO
2013
AUTOMAZIONE
volta le sue gambe robotiche, gli
amici gli dicevano di smettere
di guardarsi i piedi mentre cam-
minava. “Non riuscivo proprio a
smettere di fissare i miei piedi
che si muovevano”, così Hayden
ricorda i suoi primi passi con il
Rex.
Le gambe robotiche gli hanno
restituito qualità di vita e nuove
prospettive. Luoghi prima inac-
cessibili sono tornati raggiungibi-
li anche per lui. Nel suo lavoro di
ANJA SCHÜTZ
Motori
dedicati
per
l’esoscheletro
Hayden Allen è un normalissimo
giovane neozelandese. Dopo un
incidente in moto, in cui aveva
riportato lesioni al midollo spi-
nale, era rimasto costretto su una
sedia a rotelle.
Allora, i medici gli avevano detto
che non avrebbe mai più potuto
camminare. Ma si sbagliavano.
Hayden è uno dei primi utenti al
mondo dell’esoscheletro robotico
(Rex).
Quando ha provato per la prima
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