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INCHIESTA
22
progettare 373
LUGLIO
/
AGOSTO
2013
Da sempre un punto di forza del siste-
ma manifatturiero italiano, nonché uno
degli ambiti industriali che meglio ha
retto di fronte alle difficoltà del contesto
economico, la filiera della meccanica
strumentale è l’oggetto cui è dedicata la
nuovapubblicazionedellacollana‘Filiere
e sviluppo’ realizzata da UniCredit-Later-
za. Il volume ha come titolo ‘La filiera
della meccanica strumentale’. L’analisi
contenuta nella pubblicazione prende in
esame una filiera che conta oltre 20.000
imprese (anche piccole artigiane) per un
valore della produzione superiore ai 71
miliardi di euro (stime Prometeia), foca-
lizzando l’attenzione sul settore del bene
strumentale, considerato tra i campioni
del Made in Italy. Con 3.300 imprese
e 28 miliardi di euro di fatturato (dati
Federmacchine), l’industria italiana del
bene strumentale ha nei comparti delle
macchine utensili e dellemacchine per il
packaginglesueduepuntedieccellenza.
Focus su Emilia Romagna
L’Emilia Romagna si distingue nel set-
tore delle macchine utensili per alcuni
fattori di spicco: produce da sola il 12%
del totale nazionale ed esporta il 12,3%
del totale esportato. Il 15,8% delle azien-
de italiane ha sede in Emilia Romagna.
In particolare, la maggior parte delle
imprese è concentrata nelle provincie
di Bologna e Modena (27% ciascuna),
segue Piacenza (20%). Piacenza è prima
provincia della regione per contributo
alla produzione di settore con il 40% del
I cambiamenti inattoa livelloglobalehannodeterminatouna
veraepropriaevoluzionedellestruttureprofondedel sistema
produttivo italiano. Istituzioni pubblicheebanchesonochiamate
agovernarequestoprocesso, comprenderne ledinamiche,
conoscerne la realtàegli sviluppi
La filiera
della
meccanica
MARCO TULLIO
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