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Design for manufacturing
Al quarto passaggio, il design
to cost entra nel processo pro-
duttivo, per abbassare i costi di
lavorazione dei componenti e la
complessità delle attrezzature,
riducendo ad esempio la satura-
zione delle macchine, le scorte e
gli scarti, e a seconda della tecno-
logia di produzione in gioco serve
caso per caso uno stretto lavoro
di gruppo con la parte produtti-
va. “Un metodo che esula però
dalla stretta tecnologia - specifica
Fabbri - è il tolerance design, che
consente di ottimizzare le tolle-
ranze imposte a disegno rispetto
alle caratteristiche del processo
produttivo: la tolleranza a disegno
non è una variabile indipendente
in mano al progettista, ma dipen-
de dalla capability del processo.
Questa tecnica si basa sul fatto
che qualunque processo produt-
tivo è soggetto a diverse cause di
variabilità, personale, macchine,
misura, l’ambiente stesso: fattori
concomitanti che generano una
dispersione del processo, in base
alla quale individuare il limite del-
le tolleranze a disegno realizzabili
nel processo stesso”.
Verifica dei rischi
Il design to cost si conclude con
la tecnica dell’analisi del rischio di
progetto, procedendo con l’anali-
si Design Fmea molto impiegata
nell’automotive. Per ogni funzio-
ne identificata in partenza, si ve-
rifica che le modifiche proposte
non abbiano generato o alzato il
rischio, oltre all’effetto sul pro-
dotto finito dato dalla caduta di
quella funzione: chiedendosi per-
tanto in maniera molto sistemati-
ca cosa accade se la funzione non
viene erogata, se viene erogata
in modo degradato, intermittente
o se vengono generate funzio-
ni non volute. Esistono tabelle
per la valutazione della severity,
che attribuiscono valori da uno
a dieci, che non sono dei voti
negoziabili, ma corrispondono a
classi ben definite da tipologie
di rischi generati. In tal modo,
tornando all’albero delle funzioni
iniziale, il design to cost chiu-
de a cerchio i suoi cinque step.
“Perché il processo sia efficace
- conclude Fabbri - occorre infine
sottolineare che bisogna lavorare
con gruppi interfunzionali: infatti,
è necessario coinvolgere tutte le
aree aziendali, dalla parte tecnica
alla produzione, dai costi agli ac-
quisti, alle vendite, per ottenere
in modo davvero sistematico e
completo riduzioni significative
nei costi di produzione, gene-
rando al contempo innovazione”.
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