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giugno 2017
Sessant’annidiEuropa
Mai piùguerre. Eraquesta la speranzadei nostri genitori edei nostri nonni quandohanno fondato
l’UnioneEuropea. Edeffettivamente sonostati 60anni di pace, celebrati loscorso25marzoa
Roma ricordando lafirmadeiTrattati europei.Cosane saràdell’Europa, dopoun2016 incui hanno
prevalso i segnali di disgregazione?Esisteancoraun’ideadi Europa?Cerchiamodi dareuna risposta
aquestedomande
diAntonellaPellegrini
al trattato che istituisce la Comunità eu-
ropea del carbone e dell’acciaio (Ceca),
rappresentano il momento costitutivo
della Comunità Europea. Questo anni-
versario è una occasione importante per
riflettere sullo stato di avanzamento di
questo progetto, valutandone le possibi-
li prospettive.
Il Libro Bianco
In questo contesto, assume grande im-
portanza il Libro bianco della Commissio-
ne Europea che offre una riflessione sui
risultati ottenuti negli ultimi 60 anni. Se-
gna l’inizio di un processo in cui l’Unione
Europea a 27 deciderà il suo futuro, valu-
tando i possibili percorsi che potrebbe de-
E
ra il 25 marzo 1957, quando i
membri fondatori dell’Unione
Europea hanno intrapreso un
percorso ambizioso d’integrazione eu-
ropea con la firma dei Trattati di Roma.
L’Europa ha così conosciuto sessant’anni
anni di pace e si è trasformata in un’u-
nione di 500 milioni di cittadini che go-
dono di libertà civili ed economiche e
opportunità in una delle economie più
sviluppate al mondo.
Quel marzo di sessant’anni fa, venivano
infatti firmati il Trattato che istituisce la
Comunità economica europea (Tcee) e il
Trattato che istituisce la Comunità euro-
pea dell’energia atomica (Tceea). Sono i
cosiddetti ‘Trattati di Roma’ che, insieme
cidere di seguire. Il Libro bianco esamina
il modo in cui l’Europa cambierà nel pros-
simo decennio (dall’impatto delle nuove
tecnologie sulla società, in particolare sul
mondo delle imprese e sull’occupazione,
ai dubbi sulla globalizzazione, alle pre-
occupazioni per la sicurezza e l’ascesa
del populismo) e la scelta che si troverà
a fare: subire passivamente queste ten-
denze o guidarle e cogliere le nuove op-
portunità che offrono, in un contesto in
cui alcune parti del mondo si espandono
mentre la popolazione e il peso economi-
co dell’Europa diminuiscono.
Entro il 2060 nessuno degli Stati mem-
bri raggiungerà l’1% della popolazione
mondiale. La prosperità dell’Europa però
Foto storica dei partecipanti alla cerimonia di firma dei Trattati di Roma il 25 marzo 1957.