strutturati e modelli di governance aperti
verso i non familiari sono più diffusi nelle
aziende che fanno acquisizioni. Le aziende
che hanno effettuato più di 1 acquisizione
sono quelle con i maggiori tassi di crescita
e di redditività. Le aziende che hanno ef-
fettuato più di 1 acquisizione sono quelle
con una maggiore solidità patrimoniale.
Delle 2.672 aziende familiari con fattura-
to superiore a 50 milioni di euro, circa il
49% ha (almeno) una holding di control-
lo al vertice. Persona giuridica che con-
trolla una società, cioè che possiede una
percentuale di azioni superiore al 50% in
società non quotate o superiore al 25% in
società quotate. La percentuale di azien-
de con una holding al vertice è aumenta-
ta di circa 14 punti tra il 2000 e il 2015.
I modelli di successo
In base ai dati delle prime 100 aziende
familiari quotate di Italia, Francia e Ger-
mania si rileva quanto segue: le aziende
tedesche sono quelle più aperte verso i
manager esterni; la Spagna è il Paese
con il maggior numero di consiglieri,
in media, per azienda; la famiglia è più
percentuale di leader donna (9,1%) è la
più alta d’Europa.
In questo caso per le imprese familia-
ri di prima generazione è essenziale la
leadership familiare del fondatore che
può anche essere non più giovane. Tale
modello funziona indipendentemente
dalle dimensioni dell’azienda. In una
fase successiva, l’azienda deve scegliere
se puntare sulla crescita o diventare un
campione di redditività, mantenendo
però dimensioni limitate. Nel caso delle
piccole dimensioni risultano premianti il
mantenimento di una leadership fami-
liare e un cda chiuso ai non familiari. Le
aziende più grandi di maggiore successo
sono, invece, caratterizzate dall’assenza
del fondatore, sostituito da un leader
più giovane, un consiglio di amministra-
zione aperto e una leadership che può
aprirsi ai non familiari. In prima gene-
razione il fondatore favorisce il succes-
so dell’azienda con qualsiasi modello di
governance. Nelle generazioni succes-
sive solo l’apertura del CdA e della lea-
dership, uniti alla giovane età del leader,
favoriscono la crescita dell’azienda.
presente nei CdA delle aziende italiane e
francesi; non emergono sostanziali diffe-
renze anagrafiche tra i leader dei diversi
Paesi, mentre una maggiore eterogenei-
tà emerge osservando l’età media del
CdA, nonostante la presenza delle don-
ne sia ancora limitata, l’Italia e la Francia
si caratterizzano per una maggiore aper-
tura verso i leader donna e per una mag-
giore apertura di genere a livello di CdA.
L’apertura delle imprese familiari italia-
ne ai manager esterni non è, infatti, dis-
simile da quella di Francia e Spagna e la
percentuale di leader stranieri in Italia è
addirittura superiore a quella degli altri
due Paesi. La sola Germania si distingue
dagli altri Paesi anche per l’adozione di
un modello di governance differente - il
modello ‘duale’ - che comporta una pre-
senza più alta di manager non familiari e
leader stranieri nel Consiglio di gestione.
Anche per età media dei leader (57,5 an-
ni, in un range che va dai 58,5 anni dei
leader spagnoli ai 56,1 di quelli tedeschi)
l’Italia non risulta sostanzialmente diver-
sa dal resto d’Europa, mentre si distin-
gue in senso positivo per la diversità: la
Il quadro di riferimento
La popolazione AUB della Ottava edizione è composta da 10.391 imprese
familiari su un totale di 15.880 imprese. In base all’assetto proprietario,
le imprese familiari rappresentano il 65,45 del totale, di cui il 70,5%
tra le piccole imprese e il 59,2% tra le medio-grandi. Rientrano tra le
piccole imprese quelle aziende che hanno un fatturato compreso tra 20
F4
À
G43H
J
-
F4
À
G43H K-
' L O ,
ricavi totali, la prevalenza è rappresentata da imprese familiari con ricavi
maggiori di 250 milioni di euro, seguita dal 19% con ricavi da 20 a 50
milioni di euro, dal 10% tra 100 e 250 milioni di euro, dal 7,1 tra 50 e 100
milioni di euro. La localizzazione del campione vede la presenza sul totale
delle imprese familiari del 60,6% del Nord-Ovest, il 68,5% del Nord-Est, del
64,6 del Centro Italia, del 79,2% del Sud e isole.
58
marzo 2017
Assetto proprietario e classe
di fatturato
20-50
maggiore di 50
Totale
N.
%
N.
%
N.
%
Familiare
3.159
85,7%
17.140
77,0% 20.299
78,3%
Statali o Enti Locali
15
0,4%
2.278
10,2% 2.293
8,8%
Coalizioni
362
9,8%
1.364
6,1% 1.726
6,7%
Controllata da
Fondi d’Investimento/PE
91
2,5%
855
3,8% 946
3,6%
Cooperative o Consorzi
26
0,7% 299
1,3% 325
1,3%
Altri assetti proprietari
32
0,9% 312
1,4% 344
1,3%
Totale
3.685
100,0% 22.248
100,0% 25.933
100,0%
Aziende controllate da banche/assicurazioni + public company + fondazioni.