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marzo 2017

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tività e l’incapacità dell’imprenditore di

garantire la continuità della successione.

Dal punto di vista del mercato azionario

italiano rappresentano quasi il 60% del

totale e pesano per oltre il 25% in ter-

mini di capitalizzazione. In particolare,

sono quotate aziende familiari di media

e piccola dimensione, concentrate soprat-

tutto nel settore dell’industria e dei beni

di consumo. Quasi il 90% delle aziende

familiari è quotato su MTA (Mercato te-

lematico azionario), di cui circa il 30% al

segmento Star, mentre la restante parte è

presente sull‘AIM Italia (Mercato Alterna-

tivo). I risultati presentati dall’ Osservato-

rio AUB, promosso da AIdAF (Associazio-

ne italiana delle aziende familiari), Uni-

Credit, Bocconi e Camera di Commercio

con EY (building a better working world)

in collaborazione con Borsa Italiana e Al-

lianz, consentono di aggiornare lo stato

dell’arte delle imprese familiari italiane

(novembre 2016). Tutti i parametri presi

in esame mostrano con chiarezza la mag-

giore adattabilità al cambiamento rap-

presentata dalle imprese familiari.

Il trend di crescita

Le aziende familiari italiane continuano

a crescere più velocemente di quelle non

familiari, soprattutto nelle classi dimen-

sionali medio-grandi (fatturato superio-

re a 50 milioni di euro). Fatto 100 i ricavi

del 2007, nel 2015 le imprese familiari

medio-grandi erano arrivate a 145,2, le

altre a 131,8. Situazione analoga per le

imprese tra i 20 milioni di euro e i 50 mi-

lioni di euro di fatturato, nel 2015 erano

pari a 145,8 per le familiari e 142,6 per le

non familiari. Nel quadro di un mercato

interno stagnante, il motivo principale

del ritmo di crescita più veloce sembra

I

n Italia si stima che le aziende fami-

liari siano circa 784.000, pari a oltre

l’85% del totale aziende, e in termi-

ni occupazionali interessino circa il 70%

del totale. L’economia italiana si basa,

dunque, su uno spirito imprenditoria-

le che ha ancora oggi nella famiglia il

suo motore trainante. Molte di queste

aziende hanno oltre un secolo di vita, al-

tre mostrano solo pochi mesi di attività

e numerose imprese, invece, non hanno

avuto la possibilità di andare oltre l’idea

imprenditoriale del fondatore. Forte è

l’influenza della famiglia, legittimata dal-

la titolarità di tutto o parte del capitale

di rischio, come pure dalla partecipazione

all’attività gestionale. I vincoli connessi

alla loro crescita possono riguardare, tra

gli altri, il rischio tecnologico, finanziario

e dell’internazionalizzazione, come pure

la difficoltà degli eredi a proseguire l’at-

Impresefamiliari

avocazioneestera

InItalial’ossaturaportantedeltessutoimprenditoriale

sonoancoraleimpresefamigliari,checontinuanoa

cresceremaggiormentediquellenonfamigliari.Nell’analisi

dell’OsservatorioAUBnevediamolamaggioreadattabilitàal

cambiamentomaancheivincoliconnessiallorosviluppo.

Cisonoanchediversicasidisuccesso

diAlbertoGiordano