marzo 2017
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diAlbertoGiordano
AcquistareevenderebenieservizitramitewebèoramaiunapraticadiusocomuneinmoltiPaesi.InItalia
l’e-commercerimaneancorasuunascalamoltocontenuta.ComeemergedalRapportosull’e-commerce
2016elaboratodaBEMResearchilvaloredelcommercioelettronicotraimpreseeconsumatorièstimabilein
Italiaincirca21miliardidieuromaappenail3,6%dell’e-commercecontinentale
tro una quota dei consumi delle fami-
glie italiane, effettuati attraverso tutti i
canali di acquisto possibili, pari al 12%.
Il Regno Unito, con una quota del 41%
circa, è il Paese che genera il maggior
giro di affari sull’e-commerce. Rilevante
è anche la quota di mercato della Ger-
mania (17% circa), della Spagna (6,7%)
e della Francia (6%). Nei Paesi della zo-
na euro l’e-commerce risulta avere una
diffusione tra la popolazione attiva pari
al 53%. Il divario italiano è significativo
se si considerano Francia (65%) e Ger-
mania (73%), Paesi non molto distanti
dalla testa della classifica occupata da
Danimarca (79%) e Lussemburgo (78%).
Negli ultimi 10 anni Francia, Germania
e Spagna hanno visto incrementare la
percentuale di famiglie che hanno uti-
lizzato il web per gli acquisti tra i 30 e
i 40 punti percentuali, contro i 20 punti
dell’Italia.
Imprese e Internet
Dal lato dell’offerta l’Italia mostra un ri-
tardo rispetto alla concorrenza europea.
Nel 2015 sono state infatti appena il 7%
le imprese non finanziarie italiane con
almeno 10 dipendenti ad aver ricevuto
un ordine tramite l’online. La media del-
la zona euro è stata invece pari al 17%.
In prima linea si trovano le aziende di
Danimarca e Svezia (26%), Belgio e Ger-
mania (25%). In linea con la media euro-
pea risultano essere le imprese spagnole
e quelle francesi. Dietro l’Italia vi sono
solo la Grecia e la Bulgaria (6%). L’in-
cidenza percentuale delle aziende che
L’
acquisto e la vendita di beni
e servizi tramite Internet è
divenuto oramai una modali-
tà di uso comune in molti Paesi, mentre
in Italia stenta a decollare. In un mon-
do che va sempre più digitalizzandosi,
dove in un futuro prossimo gran parte
della popolazione sarà connessa conti-
nuamente a Internet tramite centina-
ia di dispositivi (cosiddetto Internet of
Things, o IoT), non avere dimestichezza
con la Rete costituisce un forte svan-
taggio competitivo. In base ai dati del
recente ‘Rapporto sull’e-commerce -
Bem Research, dicembre 2016’, il valore
dell’e-commerce tra imprese e consu-
matori (B2C) in Italia, stimato nel 2015
in circa 21 miliardi di euro, è pari ad ap-
pena il 3,6% del mercato europeo con-
InItalia,e-commerce
questosconosciuto