Table of Contents Table of Contents
Previous Page  52 / 68 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 52 / 68 Next Page
Page Background

marzo 2017

52

diAlbertoGiordano

AcquistareevenderebenieservizitramitewebèoramaiunapraticadiusocomuneinmoltiPaesi.InItalia

l’e-commercerimaneancorasuunascalamoltocontenuta.ComeemergedalRapportosull’e-commerce

2016elaboratodaBEMResearchilvaloredelcommercioelettronicotraimpreseeconsumatorièstimabilein

Italiaincirca21miliardidieuromaappenail3,6%dell’e-commercecontinentale

tro una quota dei consumi delle fami-

glie italiane, effettuati attraverso tutti i

canali di acquisto possibili, pari al 12%.

Il Regno Unito, con una quota del 41%

circa, è il Paese che genera il maggior

giro di affari sull’e-commerce. Rilevante

è anche la quota di mercato della Ger-

mania (17% circa), della Spagna (6,7%)

e della Francia (6%). Nei Paesi della zo-

na euro l’e-commerce risulta avere una

diffusione tra la popolazione attiva pari

al 53%. Il divario italiano è significativo

se si considerano Francia (65%) e Ger-

mania (73%), Paesi non molto distanti

dalla testa della classifica occupata da

Danimarca (79%) e Lussemburgo (78%).

Negli ultimi 10 anni Francia, Germania

e Spagna hanno visto incrementare la

percentuale di famiglie che hanno uti-

lizzato il web per gli acquisti tra i 30 e

i 40 punti percentuali, contro i 20 punti

dell’Italia.

Imprese e Internet

Dal lato dell’offerta l’Italia mostra un ri-

tardo rispetto alla concorrenza europea.

Nel 2015 sono state infatti appena il 7%

le imprese non finanziarie italiane con

almeno 10 dipendenti ad aver ricevuto

un ordine tramite l’online. La media del-

la zona euro è stata invece pari al 17%.

In prima linea si trovano le aziende di

Danimarca e Svezia (26%), Belgio e Ger-

mania (25%). In linea con la media euro-

pea risultano essere le imprese spagnole

e quelle francesi. Dietro l’Italia vi sono

solo la Grecia e la Bulgaria (6%). L’in-

cidenza percentuale delle aziende che

L’

acquisto e la vendita di beni

e servizi tramite Internet è

divenuto oramai una modali-

tà di uso comune in molti Paesi, mentre

in Italia stenta a decollare. In un mon-

do che va sempre più digitalizzandosi,

dove in un futuro prossimo gran parte

della popolazione sarà connessa conti-

nuamente a Internet tramite centina-

ia di dispositivi (cosiddetto Internet of

Things, o IoT), non avere dimestichezza

con la Rete costituisce un forte svan-

taggio competitivo. In base ai dati del

recente ‘Rapporto sull’e-commerce -

Bem Research, dicembre 2016’, il valore

dell’e-commerce tra imprese e consu-

matori (B2C) in Italia, stimato nel 2015

in circa 21 miliardi di euro, è pari ad ap-

pena il 3,6% del mercato europeo con-

InItalia,e-commerce

questosconosciuto