16
marzo 2017
La
media tra i due ci porta a una produtti-
vità a livelli molto scarsi rispetto ad altri
Paesi: il settore pubblico è scarsamente
produttivo e sovradimensionato rispet-
to a quello privato: questo problema va
affrontato immediatamente con una
profonda riforma del sistema”
@lurossi_71
ne, perché se non abbiamo un numero
più elevato di imprese eligible per avere
prodotti di capital market, ossia dotate
di certe dimensioni, con una certa tra-
sparenza e un certo rating, se non au-
mentiamo la platea di imprese che pos-
sono essere parte di questo mercato che
diventa un mercato europeo, il nostro
risparmio potrebbe andare a finanzia-
re imprese non italiane. La crescita di
questo mercato di capital market unico
europeo porterà un numero crescente
di investitori istituzionali e privati, an-
che italiani, a finanziare direttamente
le aziende ad esempio tramite la sotto-
scrizione di obbligazioni. Se la richiesta
delle imprese italiane sarà limitata per
i motivi cui ho accennato sopra, parte
del risparmio italiano, che è tra i più ri-
levanti in Europa e che fa gola a molti,
finirà inevitabilmente ad aziende e isti-
tuzioni non italiane. Questo è un moti-
vo in più per spingere sulla crescita di-
mensionale delle imprese”.
A fine anno dovrebbe terminare l’effet-
to del Quantitative Easing, che è una
sorta di ombrello protettivo per i conti
del nostro Paese. Che scenario potreb-
be aprirsi per l’Italia?