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marzo 2018
dettaglio, è l’indice trimestrale di macchine uten-
sili nel corso dello scorso anno sul mercato interno
a documentare l’efficacia degli incentivi previsti dal
programma Industria 4.0: +22,2% nel primo, +28,5%
nel secondo, +68,2% nel terzo e +86,2% nel quarto.
Su base annua, nel 2017 gli ordinativi raccolti in Ita-
lia dai costruttori di macchine utensili sono cresciuti
del 45,9% rispetto all’anno precedente, che pure era
stato molto positivo. “Sebbene gli incrementi siano
calcolati rispettivamente sul medesimo periodo del
2016 - ha affermato Massimo Carboniero - è evidente
che nella seconda parte del 2017, fugati alcuni dubbi
su operatività e tecnicalità degli incentivi, le imprese
manifatturiere hanno intensificato i loro piani di in-
vestimento, acquistando macchinari dotati di sistemi
di interconnessione”.
E il 2018 si annuncia come un altro anno decisa-
mente positivo. Considerato, infatti, il tempo medio
di produzione dei beni strumentali queste commesse
avranno riflesso diretto su produzione e PIL del 2018.
“Dunque l’anno parte già con tanta benzina nel ser-
batoio e a ciò si aggiunge il turbo del nuovo Piano
Nazionale Impresa 4.0 - è entrato nel dettaglio il pre-
sidente di Ucimu - che, accanto alla conferma di super
(pur con il piccolo ritocco al coefficiente dal 140%
al 130%) e iperammortamento al 250%, propone in-
teressanti novità legate al tema della formazione”.
D’altra parte il processo di svecchiamento degli im-
pianti e di aggiornamento in chiave digitale degli
stessi è solo all’inizio e non può prescindere dal ruolo
attivo e centrale che avrà il fattore umano nella pros-
sima fase di diffusione delle tecnologie digitali all’in-
terno delle fabbriche.
La formazione è cruciale.
Secondo una ricerca con-
dotta da Unioncamere l’anno scorso, il divario tra do-
mati solo 10 mila giovani che entro sei mesi successivi
hanno trovato lavoro. “Oggi il Mise sta recuperando
fondi con un finanziamento aggiuntivo. Con questo
potremmo triplicare o quadruplicare il numero degli
studenti degli istituti tecnici da formare e, qualora le
regioni ci supportassero, c’è già una richiesta di giovani
studenti da formare e un’ampia espansione da parte
degli ITS e, proprio alla luce di questi fattori stimolanti,
ci stiamo lavorando. Il gap da recuperare è spaventoso.
Con le risorse aggiuntive - è entrato nel dettaglio Firpo
- riusciremo a raggiungere, forse, in tre anni tra i 35/40
mila giovani studenti”. Infine qualche anticipazione.
Il ministero per lo sviluppo economico ha stanziato
fondi per la ricerca industriale e, in particolare, fondi
per investimenti immateriali per il 2019: 125 milioni di
euro e l’anno successivo 250 milioni di euro per realiz-
zare meccanismi di supporto all’innovazione applicata.
“L’idea - conclude Firpo - è di ampliare la strategia dai
soli incentivi fiscali automatici, come è ora previsto nel
piano Industria 4.0, arricchendola con strumenti più di
natura negoziale per spingere l’innovazione tecnolo-
gica nelle imprese a concentrarsi sulle necessità e gli
obiettivi del Paese in tema, per esempio, di mobilità
connessa, di mobilità elettrica, semiconduttori o su
economia circolare”.
La voce della macchina utensile.
L’incontro è
stato presieduto da Massimo Carboniero, presi-
dente di Ucimu. E a confermare l’efficacia del Piano
Nazionale Industria 4.0 sono proprio i dati forniti
dall’associazione italiana dei costruttori di macchine
utensili che rileva l’andamento dell’industria italiana
di settore che, con 400 imprese e 32.000 addetti, nel
2017 ha registrato un incremento a doppia cifra per
tutti i principali indicatori economici, per un fattu-
rato che ha superato gli 8 miliardi di euro. Più nel
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