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novembre/dicembre 2017
Siemens PLM Software punta a sostenere le aziende del settore energia
‘portando loro vantaggio competitivo’ e modi nuovi e più ‘freschi’ di operare,
grazie a IoT, cloud, simulazione di processo e manutenzione e gestione degli impianti
in chiave proattiva e predittiva
di Marco Zambelli
Tecnologia
digitale
per il mondo
energy
U
n mercato digitalmente immaturo, attraversato
da modi di operare datati, soprattutto se messo
a confronto con industrie manifatturiere più all’avan-
guardia come automotive, machinery e aerospace. Sie-
mens PLM Software si prepara ad affrontare il mercato
energy con rinnovato impegno e forte di un’offerta
sempre più evoluta e integrata. Già ben posizionata
nel comparto power generation, l’azienda guarda ora
soprattutto a un settore come l’oil & gas, dove la ridu-
zione dei margini e le difficoltà tecniche nel reperire
le risorse fanno sentire pressante l’esigenza di adottare
nuovi modi di operare. La combinazione unica di tecno-
logie digitali integrate nel portfolio Siemens PLM Soft-
ware rappresenta per le compagnie del settore energia
un’ottima opportunità per ottenere numerosi vantaggi
competitivi, introducendo una serie di efficienze tipiche
del manifatturiero lungo tutta la catena di creazione
del valore. Dalla progettazione con tecnologie gene-
rative e additive, alla simulazione di processo con IoT,
cloud e digital twin per ottimizzare e trasformare in
senso proattivo e predittivo la manutenzione e il ser-
vice degli impianti, anche in Italia. Un supplemento di
tecnologie in chiave digitale che può anche aiutare le
aziende del comparto a modernizzare l’immagine con
cui si presentano al mercato del lavoro, rendendosi più
attrattive per giovani e nuovi talenti di cui tutti i player
del settore sentono un forte bisogno.
Competitività in digitale.
Siemens PLM Software
vede nel mercato energy enormi potenzialità di digi-
talizzazione, è il caso appunto del settore Oil & Gas,
dove le aziende sono rimaste un passo indietro ri-
spetto ad altri settori industriali per modi di operare e
un approccio all’uso della tecnologia molto datati. Un
ritardo che si fa sentire sempre più pressante a causa
di numerosi fattori, come spiega Eduard Marfa, Emea
marketing director, lifecycle collaboration, di Siemens
PLM Software: “Uno dei driver più forti che spinge le
aziende nel comparto petrolifero a cercare nuovi modi
di operare è sicuramente legato all’assottigliarsi dei
margini - esordisce -, Molte di queste aziende hanno
prosperato in passato con il petrolio a 100 dollari al
barile: oggi la soglia dei 45-50 dollari rappresenta per
le stesse aziende il limite tra la sopravvivenza e l’en-
trare in serie difficoltà”. Inoltre, l’esplorazione delle
risorse è divenuta più difficile rispetto al passato, con
FOCUS ENERGIA