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settembre 2017
grado di produttività e qualità, alquanto difficili
da ottenere a causa dei materiali abrasivi utiliz-
zati, come l’acciaio inossidabile o la ghisa. Tutta-
via, lo sviluppo di una nuova fresa per spianatura
con inserti multitaglienti, progettata apposita-
mente per la lavorazione di scatole di scarico dei
turbocompressori, può cambiare le cose. Grazie
agli inserti con 12 taglienti, che riducono il tempo
ciclo per componente e migliorano notevolmente
la durata utensile, la nuova fresa M612 di Sandvik
Coromant può essere utilizzata in questo ambito
in tutte le operazioni di sgrossatura e semifinitura.
Le scatole di scarico dei turbocompressori devono
sostenere temperature comprese tra 850 °C e
1.300 °C, motivo per cui i progettisti sono costretti
a scegliere materiali come l’acciaio inossidabile o
la ghisa. L’acciaio inossidabile, infatti, si sta dif-
fondendo sempre di più rispetto alla tradizionale
ghisa, grazie alle sue proprietà in grado di miglio-
rare la resistenza alle temperature dei gas di sca-
rico e alla corrosione.
Ogni anno vengono prodotti circa 50 milioni di
turbocompressori in ghisa e in acciaio inossidabile,
ma spesso il costo della lavorazione dell’acciaio
inossidabile è fino a 20 volte più elevato di quello
dell’altro materiale, poiché in questo caso si regi-
strano una durata utensile estremamente breve e
incostante e problemi di usura irregolare.
Le sfide dell’inox.
È stato dimostrato infatti che
l’acciaio inossidabile austenitico è caratterizzato
da un’elevata tendenza all’incrudimento e da
una serie di limiti di lavorazione. Gli accumuli di
trucioli sono particolarmente fastidiosi, poiché
possono far aumentare i tassi di potenza della
macchina e provocare una finitura superficiale
insoddisfacente. Di conseguenza, il rispetto degli
stretti requisiti in termini di tolleranze dimensio-
nali e superficiali può risultare troppo impegna-
tivo per l’utensile da taglio.
Un’ulteriore sfida per le officine meccaniche è
rappresentata dalla forma complessa di questi
componenti dalle pareti fini. Questo complica il
bloccaggio e favorisce il rischio di vibrazioni.
Sandvik Coromant ha deciso di risolvere queste
problematiche, creando un utensile da taglio pro-
gettato appositamente per le scatole di scarico dei
turbocompressori a complemento degli utensili e
delle applicazioni standard. L’obiettivo era quello
di sviluppare una fresa forte e robusta, in grado di
ridurre il costo per componente.
“Il principale vantaggio della nuova fresa M612 è
l’utilizzo di inserti con 12 taglienti, sei per lato -
afferma Jacques Gasthuys, automotive application
engineer presso Sandvik Coromant - la combina-
zione tra geometria specifica e posizionamento
dell’inserto all’interno dell’utensile garantisce
un’azione di taglio estremamente precisa, che
consente ai tecnici di produzione di ottimizzare i
dati di taglio”.
La fresa M612 garantisce l’uniformità dell’azione di taglio, che consente di ridurre l’assorbimento di potenza e di eliminare le vibrazioni.