Table of Contents Table of Contents
Previous Page  89 / 134 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 89 / 134 Next Page
Page Background

89

rmo

settembre 2017

grado di produttività e qualità, alquanto difficili

da ottenere a causa dei materiali abrasivi utiliz-

zati, come l’acciaio inossidabile o la ghisa. Tutta-

via, lo sviluppo di una nuova fresa per spianatura

con inserti multitaglienti, progettata apposita-

mente per la lavorazione di scatole di scarico dei

turbocompressori, può cambiare le cose. Grazie

agli inserti con 12 taglienti, che riducono il tempo

ciclo per componente e migliorano notevolmente

la durata utensile, la nuova fresa M612 di Sandvik

Coromant può essere utilizzata in questo ambito

in tutte le operazioni di sgrossatura e semifinitura.

Le scatole di scarico dei turbocompressori devono

sostenere temperature comprese tra 850 °C e

1.300 °C, motivo per cui i progettisti sono costretti

a scegliere materiali come l’acciaio inossidabile o

la ghisa. L’acciaio inossidabile, infatti, si sta dif-

fondendo sempre di più rispetto alla tradizionale

ghisa, grazie alle sue proprietà in grado di miglio-

rare la resistenza alle temperature dei gas di sca-

rico e alla corrosione.

Ogni anno vengono prodotti circa 50 milioni di

turbocompressori in ghisa e in acciaio inossidabile,

ma spesso il costo della lavorazione dell’acciaio

inossidabile è fino a 20 volte più elevato di quello

dell’altro materiale, poiché in questo caso si regi-

strano una durata utensile estremamente breve e

incostante e problemi di usura irregolare.

Le sfide dell’inox.

È stato dimostrato infatti che

l’acciaio inossidabile austenitico è caratterizzato

da un’elevata tendenza all’incrudimento e da

una serie di limiti di lavorazione. Gli accumuli di

trucioli sono particolarmente fastidiosi, poiché

possono far aumentare i tassi di potenza della

macchina e provocare una finitura superficiale

insoddisfacente. Di conseguenza, il rispetto degli

stretti requisiti in termini di tolleranze dimensio-

nali e superficiali può risultare troppo impegna-

tivo per l’utensile da taglio.

Un’ulteriore sfida per le officine meccaniche è

rappresentata dalla forma complessa di questi

componenti dalle pareti fini. Questo complica il

bloccaggio e favorisce il rischio di vibrazioni.

Sandvik Coromant ha deciso di risolvere queste

problematiche, creando un utensile da taglio pro-

gettato appositamente per le scatole di scarico dei

turbocompressori a complemento degli utensili e

delle applicazioni standard. L’obiettivo era quello

di sviluppare una fresa forte e robusta, in grado di

ridurre il costo per componente.

“Il principale vantaggio della nuova fresa M612 è

l’utilizzo di inserti con 12 taglienti, sei per lato -

afferma Jacques Gasthuys, automotive application

engineer presso Sandvik Coromant - la combina-

zione tra geometria specifica e posizionamento

dell’inserto all’interno dell’utensile garantisce

un’azione di taglio estremamente precisa, che

consente ai tecnici di produzione di ottimizzare i

dati di taglio”.

La fresa M612 garantisce l’uniformità dell’azione di taglio, che consente di ridurre l’assorbimento di potenza e di eliminare le vibrazioni.