41
rmo
settembre 2017
aziendale, rappresentando uno degli elementi chiave
abilitanti la fabbrica intelligente e interconnessa.
“Noi siamo fondamentalmente già proiettati in ot-
tica Industry 5.0 - aggiunge il direttore vendite -, in
quanto rimettiamo l’uomo al centro del processo pro-
duttivo. È infatti la persona che lavora al fianco del
robot collaborativo a portare vero valore aggiunto,
con la propria esperienza e know-how sul processo,
potendo fare cose che il robot non fa, nonostante
sia una macchina molto tecnologica e intelligente.
In tale senso, dal nostro punto di vista l’impiego dei
robot collaborativi non comporta alcun rischio occu-
pazionale, ma anzi accresce le possibilità di creare
occupazione, facendo nascere figure nuove con uno
spostamento delle competenze, in quanto in futuro
serviranno sempre più skill adatti a gestire l’auto-
mazione. In aggiunta al fatto che l’impiego di robot
collaborativi porta sostanziali miglioramenti nell’er-
gonomia e nelle condizioni di lavoro, sgravando gli
operatori dalle mansioni più pesanti, ripetitive e so-
prattutto rischiose per la salute e la sicurezza sui posti
di lavoro”. Vantaggi accresciuti, infine, dal fatto che
la stessa concezione aperta e flessibile dei robot UR
consente di amplificare ed estendere continuamente
le possibilità dell’automazione, valorizzando la cono-
scenza dei processi in azienda nella sinergia tra robot
collaborativo ed end-user e sviluppatori.
Training e struttura in crescita.
Il prodotto Univer-
sal Robots è per sua natura molto trasversale, apprez-
zato dal mercato in Italia soprattutto in applicazioni
di assemblaggio, packaging e manipolazione in tutti
i settori, dall’ambito plastico al metalmeccanico. I
robot UR sono offerti in tre modelli riconosciuti in
base allo sbraccio robot, e si prestano anche ad appli-
cazioni in ambienti produttivi con requisiti di pulizia
e igiene, essendo certificati Cleanroom in categoria
5 e potendo anche essere dotati di cover protettive
aggiuntive disponibili nella piattaforma UR+. Pro-
duzione e ricerca e sviluppo sono concentrate nella
sede danese Universal Robots, con sedi tecnico-com-
merciali nel mondo sullo stesso modello della filiale
italiana, che si appoggia a un’ampia rete commer-
ciale composta da 4 distributori e partner, con tecnici
che offrono supporto tecnico di prodotto, training e
trouble shooting. “La formazione per noi è un fattore
chiave e in aggiornamento costante, sia sulla tecno-
logia robot che sul concetto di collaborativo in senso
allargato - conclude Cocchi -. Oltre al programma
di seminari e corsi per la formazione dei clienti, sul
nostro sito offriamo anche formazione gratuita alla
programmazione robot, con la nostra piattaforma di
e-learning UR Academy e nuovi e-book che a breve
metteremo a disposizione anche in Italia”. La filiale
italiana di Universal Robots sta infine ampliando la
propria struttura, preparandosi ad accogliere nuove
figure sia di supporto tecnico sia commerciale e di-
rezionale. È inoltre in corso il trasferimento in una
nuova sede, sempre a Torino, che con spazi più ampi
oltre agli uffici ospiterà un grande showroom, per
consentire a clienti, partner e media di toccare con
mano la gamma UR e le sue concrete potenzialità, e
un’ampia sala training, a supporto dell’impegno for-
mativo dell’azienda per consentire alle PMI italiane
di ottenere il meglio dai prodotti Universal Robots.
@marcocyn
Una fase di manipolazione e una di asservimento macchine.