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rmo

settembre 2017

aziendale, rappresentando uno degli elementi chiave

abilitanti la fabbrica intelligente e interconnessa.

“Noi siamo fondamentalmente già proiettati in ot-

tica Industry 5.0 - aggiunge il direttore vendite -, in

quanto rimettiamo l’uomo al centro del processo pro-

duttivo. È infatti la persona che lavora al fianco del

robot collaborativo a portare vero valore aggiunto,

con la propria esperienza e know-how sul processo,

potendo fare cose che il robot non fa, nonostante

sia una macchina molto tecnologica e intelligente.

In tale senso, dal nostro punto di vista l’impiego dei

robot collaborativi non comporta alcun rischio occu-

pazionale, ma anzi accresce le possibilità di creare

occupazione, facendo nascere figure nuove con uno

spostamento delle competenze, in quanto in futuro

serviranno sempre più skill adatti a gestire l’auto-

mazione. In aggiunta al fatto che l’impiego di robot

collaborativi porta sostanziali miglioramenti nell’er-

gonomia e nelle condizioni di lavoro, sgravando gli

operatori dalle mansioni più pesanti, ripetitive e so-

prattutto rischiose per la salute e la sicurezza sui posti

di lavoro”. Vantaggi accresciuti, infine, dal fatto che

la stessa concezione aperta e flessibile dei robot UR

consente di amplificare ed estendere continuamente

le possibilità dell’automazione, valorizzando la cono-

scenza dei processi in azienda nella sinergia tra robot

collaborativo ed end-user e sviluppatori.

Training e struttura in crescita.

Il prodotto Univer-

sal Robots è per sua natura molto trasversale, apprez-

zato dal mercato in Italia soprattutto in applicazioni

di assemblaggio, packaging e manipolazione in tutti

i settori, dall’ambito plastico al metalmeccanico. I

robot UR sono offerti in tre modelli riconosciuti in

base allo sbraccio robot, e si prestano anche ad appli-

cazioni in ambienti produttivi con requisiti di pulizia

e igiene, essendo certificati Cleanroom in categoria

5 e potendo anche essere dotati di cover protettive

aggiuntive disponibili nella piattaforma UR+. Pro-

duzione e ricerca e sviluppo sono concentrate nella

sede danese Universal Robots, con sedi tecnico-com-

merciali nel mondo sullo stesso modello della filiale

italiana, che si appoggia a un’ampia rete commer-

ciale composta da 4 distributori e partner, con tecnici

che offrono supporto tecnico di prodotto, training e

trouble shooting. “La formazione per noi è un fattore

chiave e in aggiornamento costante, sia sulla tecno-

logia robot che sul concetto di collaborativo in senso

allargato - conclude Cocchi -. Oltre al programma

di seminari e corsi per la formazione dei clienti, sul

nostro sito offriamo anche formazione gratuita alla

programmazione robot, con la nostra piattaforma di

e-learning UR Academy e nuovi e-book che a breve

metteremo a disposizione anche in Italia”. La filiale

italiana di Universal Robots sta infine ampliando la

propria struttura, preparandosi ad accogliere nuove

figure sia di supporto tecnico sia commerciale e di-

rezionale. È inoltre in corso il trasferimento in una

nuova sede, sempre a Torino, che con spazi più ampi

oltre agli uffici ospiterà un grande showroom, per

consentire a clienti, partner e media di toccare con

mano la gamma UR e le sue concrete potenzialità, e

un’ampia sala training, a supporto dell’impegno for-

mativo dell’azienda per consentire alle PMI italiane

di ottenere il meglio dai prodotti Universal Robots.

@marcocyn

Una fase di manipolazione e una di asservimento macchine.