si dice ingergo, sono sortedellegiustificateperplessitàda
parte dei lavoratori. Abbiamo così messo in campo delle
approfondite sperimentazioni conanalisi sullenebbieole-
ose provocate dall’introduzione dell’Harolbio 1 FP nella
fase di foratura. I risultati delle prove hanno fornito dati
del tutto rassicuranti in termini di pulizia del processo e
qualità dell’aria tali da rassicurare pienamente gli opera-
tori”.
Lamaggiore funzionalitàdel processo con il nuovo lubro-
refrigerante si è dunque sposata con dellemigliori condi-
zioni di lavoro per il personale.
“Questi significativi vantaggi sono ormai entrati nel no-
stro patrimonio aziendale - conclude Germinario - e sono
diventati unelemento spendibileancheall’internodel no-
stro Gruppo (Alfa Laval nel mondo ha 42 siti produttivi,
con circa 17.000 dipendenti, presidia cento Paesi a livello
mondiale e fa registrare un fatturato di circa quattro mi-
liardi di euro) nel quale siamo riconosciuti come centro
di eccellenza nel campo degli scambiatori di calore per
l’industria di processo. C’è da sottolineare che il terreno,
in Alfa Laval, per certe problematiche, è molto fertile: si
tratta infatti di un’azienda concretamente orientata alle
persone sia per quanto riguarda la crescita professionale,
sia per quanto riguarda la sicurezza”.
limite esplosivo e in più si comporta come un autoestin-
guente”.
Giuseppe Germinario, direttore operativo di Alfa Laval,
commenta così l’operazione: “Premesso che la nostra
azienda dispone di tutte le principali certificazioni in ma-
teria ambientale e che mette come sua premessa costitu-
tiva proprio il rispetto dell’ambiente e la sicurezza delle
persone, c’è da sottolineare come un lavoro di squadra
allargata, che ha coinvolto tutte le aree aziendali e anche
il fornitore, abbiaportatoaunmaggioregradodi qualità
e a unmiglioramento ambientale davvero notevole”.
Domandiamo come sia stata gestita l’operazione nei con-
fronti dellemaestranze…
Dalla parte delle persone.
“Questo è un racconto
molto interessante - risponde Germinario - innanzitutto
bisogna dire che diversi anni fa, sotto un’altra proprietà,
in questo stabilimento si utilizzavano per la lubrorefri-
gerazione esclusivamente oli minerali, sostituiti poi, nei
primi anni 90, con emulsioni, in seguito alle giuste rimo-
stranze degli addetti ai lavori (conosciamo tutti le proble-
matiche legate alle nebulizzazioni di olio insite in certe
lavorazioni). Quando abbiamo parlato della necessità di
reintrodurrenei nostri processi ‘olio’ anziché ‘acqua’ come
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