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rmo

marzo 2015

pone presenza locale al crescere della distanza dei

mercati. Ciò vale più che mai negli Stati Uniti, dove

le imprese tendono a privilegiare aziende con già

una presenza diretta, almeno con una filiale che

abbia dei representative, venditori gestiti diretta-

mente, un magazzino e una logistica. Attività che

sono spesso richieste dagli imprenditori locali nel

lavoro di ricerca partner svolto dall’ICE-Agenzia: ciò

impone di fare un passo un poco più lungo, sal-

tando le più comuni fasi iniziali in una strategia di

internazionalizzazione.

A supporto delle imprese, l’ICE-Agenzia ha per-

tanto realizzato una mappatura del territorio,

per stabilire dove sono dirette le esportazioni ita-

liane di macchine, che ricalca poi la presenza delle

aziende italiane già operative in USA. In aggiunta,

sta lavorando con Federmacchine per offrire già dai

prossimi mesi la possibilità di avviare delle aggrega-

zioni: una consulenza iniziale a basso investimento,

per dar modo alle imprese di avere una prima pre-

senza tramite un network di partner appoggiato

agli uffici ICE-Agenzia.

Uffici europei degli Stati americani

. Esiste infine la

rete di supporto Case, Associazione degli Stati ame-

ricani con uffici di rappresentanza in Europa: nata

oltre 40 anni fa a Bruxelles, offre assistenza gratuita,

professionale e completa, spesso multilingua, per

realizzare un primo studio di fattibilità, arrivando

alla realizzazione del progetto. “Non tutti gli Stati

sono rappresentati - spiega Laurent Sansoucy, vice

president Case -, ma, California a parte, tutti quelli

della costa est hanno un deciso orientamento verso

l’Europa. Aiutiamo le aziende innanzitutto a trovare

la giusta localizzazione per investire in nuovi insedia-

menti o ampliamenti di presenze già in essere, im-

portante in quanto il mercato americano è immenso,

e in alcuni casi occorrono più presenze per servire

tutto il mercato”. Vi è poi una complessità notevole

da valutare, dovuta sia alla geografia del Paese, a

questioni logistiche e a concentrazioni settoriali, che

alle diversità legali e fiscali: infatti ogni Stato ha la

propria fiscalità, e spesso una diversa regolamenta-

zione del lavoro. Complessità a volte ulteriormente

aumentata dalla fiscalità competente a livello delle

Contee: “Nostro compito è aiutare le imprese a ge-

stire questa complessità - conclude Sansoucy -, per-

ché possano approfittare al meglio di tutti i vantaggi

offerti. Forniamo inoltre informazioni sugli specifici

settori di interesse, con simulazioni dei costi relativi

a lavoro, energia, terreni e fabbricati. E in funzione

del progetto specifico, realizziamo simulazioni degli

incentivi che possiamo mobilitare a supporto dell’in-

sediamento: serve perciò una chiara presentazione

dell’azienda e della dimensione del progetto, con la

precisa attività che si intende sviluppare, fattori da

cui dipende gran parte degli incentivi disponibili”. Le

pagine dedicate ai vari Stati, con informazioni detta-

gliate e i contatti negli uffici europei, si trovano al

sito

www.invest-in-usa.org.