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marzo 2015
le potenzialità della macchina. “Fra circa cinque anni i
componenti saranno disponibili sul mercato”, ci indica il
professor Jürgen Fleischer, direttore del WBK.
Alla Emuge-Franken di Lauf an der Pegnitz è già in fun-
zione un mandrino in materiale leggero. Il direttore del
progetto di costruzione è Friedrich Schmauß: “Il mix di
materiale utilizzato è carbonio e acciaio”. In uno dei casi
concreti di utilizzo, il risultato è stato impressionante:
il peso è sceso da 460 a 130 kg. Il consumo di energia
è pertanto diminuito da 22.470 kWh a circa 4.000 kWh
all’anno. Inoltre, è stato possibile triplicare quasi il nu-
mero di giri. Tutto ciò ci ha consentito di seguire una
richiesta sempre più frequente dei clienti che riguarda
i componenti costruiti con materiale leggero, come
spiega il direttore commerciale Uwe Zoller: “Le richieste
presentano già spesso indicazioni sul peso, ossia i clienti
vogliono sapere il peso di un dispositivo di bloccaggio
per un determinato compito”. Markus Michelberger,
direttore commerciale delle tecniche di bloccaggio alla
Schunk di Mengen, è invece scettico riguardo al carbo-
nio. Secondo lui, ad oggi i materiali compositi non sono
ancora abbastanza stabili, per lo meno nei manicotti di
serraggio, per “poter accogliere i grossi carichi statici e
dinamici delle lavorazioni in corso in modo così sovrano
come quello dei manicotti di serraggio in acciaio”. Co-
munque anche alla Schunk qualche intervento di dimi-
nuzione del peso nei componenti è stato effettuato. “I
manicotti di serraggio in materiale leggero in acciaio
temperato riducono al minimo il consumo di energia -
ammette Michelberger - risultando, allo stesso tempo,
convincenti per quanto riguarda la sicurezza, la preci-
sione e la durata”.
Arriva lo i-Software.
L’utilizzo delle macchine utensili
si diffonde sempre di più in nuovi settori applicativi.
Ormai diversi anni fa la Datron di Mühltal ha creato la
D5, una macchina destinata ai laboratori odontotec-
nici. Attualmente altri produttori di macchine utensili
stanno seguendo questo esempio come la GF Machining
Solution con la sua Mikron HSM 200U. Anche l’azienda
svizzera mira al settore medico e in generale ai pro-
duttori di piccoli componenti di precisione come quelli
del comparto dell’industria degli orologi e dei gioielli.
Questo porta però in discussione in misura crescente la
necessità della facilità di utilizzo delle macchine utensili.
Inoltre, solo in poche aree del mondo il settore delle
macchine utensili tedesco ed europeo, fortemente
orientato all’esportazione, può contare su operai con
un livello di formazione adeguato. La Datron ha pre-
ceduto la problematica: la D5 funziona tramite l’iPad
della Apple sfruttando anche la sua filosofia di impiego
basata sulle app. Vanno di moda i cosiddetti i-Software
stile Apple. Alcuni mesi fa, però, è comparsa una grande
novità in DMG Mori: la nuova interfaccia Celos. La DMG
è andata oltre la Datron promettendo di semplificare
e accelerare l’intero processo: ‘dall’idea al prodotto fi-
nito’ come indica il colosso nippotedesco. Il vantaggio
effettivo risulta dalle varie app come ‘Job Manager’ o
Oggi si punta sugli i-Software stile
Apple. La nuova interfaccia Celos di
DMGMori promette di semplificare
e accelerare l’intero processo.
Alla Emuge-Franken è in funzione un mandrino in
materiale leggero mentre in Schunk i manicotti di serraggio
in acciaio temperato minimizzano il consumo di energia.