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mprese

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48

rmo

marzo 2015

Strategie

Inchiesta

Markus Michelberger

,

direttore commerciale delle

tecniche di bloccaggio

Schunk

,

è scettico riguardo al carbonio:

per i manicotti di serraggio, oggi

i materiali compositi non sono

ancora abbastanza stabili per “poter

accogliere i grossi carichi statici

e dinamici delle lavorazioni in

corso in modo così sovrano come

quello dei manicotti di serraggio in

acciaio”. Per diminuzione del peso

nei componenti in Schunk è stato

effettuato qualche intervento nei

manicotti di serraggio utilizzando

come materiale leggero acciaio

temperato.

Eberhard Beck

è il direttore

delle tecniche di controllo in

Index-Werke: nell’utilizzo di

macchine multitasking consiglia

“una simulazione 3D della

lavorazione fedele alla realtà per

la rappresentazione e la sequenza

temporale dell’operazione, affinché

sia possibile controllare e garantire

al PC tutte le attività della

macchina generate dal programma

e il trattamento degli ordini prima

di darne l’avvio”.

Index-Werke

è stata fra i primi produttori di

macchine utensili ad aver creato

una rappresentazione in scala 1:1

delle sue macchine al computer.

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Eberhard Abele dell’Istituto per la produzione, la tecno-

logia e le macchine utensili (PTW).

Materiali leggeri.

Guardando il generale non bisogna

perdere d’occhio il particolare, capace di celare molte

potenzialità. È il caso dell’adozione di materiali leggeri

nella costruzione delle macchine utensili, utilizzata ora

non più solo entrata nei settori della mobilità ma in mi-

sura crescente anche nell’industria meccanica, soprat-

tutto quando si tratta di processi altamente dinamici in

cui è necessario accelerare quanto più possibile grosse

masse per poi frenarle di nuovo.

A questo proposito un bell’esempio arriva dal KIT, l’I-

stituto per la tecnologia di Karlsruhe. Lì il WBK-Istituto

per le tecniche di produzione ha sviluppato una nuova

slitta in materiale leggero, ossia in plastica rinforzata

in fibra di carbonio. Non solo è molto più leggera di

quella dei suoi concorrenti realizzati in acciaio, ma può

essere soprattutto modificata aggiungendo della massa

nel suo comportamento oscillante che le permette di

influire sulla frequenza propria e, quindi, migliorare

ropea di Mannheim. In uno studio commissionato dal

Ministero federale dell’Ambiente tedesco, gli esperti

avevano appurato che l’efficienza energetica era mi-

gliorata a livello mondiale del 18% fra il 1995 e il 2007.

Nella maggior parte dei Paesi, fra cui anche la Germa-

nia, il contributo a questo traguardo arriva soprattutto

dal miglioramento delle tecnologie. Tuttavia, per i ricer-

catori si è trattato solo di un primo segnale di partenza.

Infatti il Politecnico di Darmstadt si dedica ormai da

anni al tema dell’efficienza energetica: qui gli scien-

ziati attualmente sviluppano la ‘eta-Fabrik’. Il progetto

è promosso dal Ministero federale dell’Economia tede-

sco nell’ambito dell’iniziativa high-tech Industrie 4.0

del Governo federale. Il quadro complessivo ‘Fabrik’

è ottimizzato interdisciplinarmente: gli edifici, l’infra-

struttura tecnica degli edifici e le macchine per la pro-

duzione devono essere sintonizzati in modo ottimale

gli uni con gli altri. Così, ad esempio, il calore dissipato

dalle macchine viene immagazzinato termicamente per

sfruttare nuovamente l’energia in modo sfalsato nello

spazio e nel tempo. Il progetto è diretto dal professor