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marzo 2015
Strategie
Inchiesta
Markus Michelberger
,
direttore commerciale delle
tecniche di bloccaggio
Schunk
,
è scettico riguardo al carbonio:
per i manicotti di serraggio, oggi
i materiali compositi non sono
ancora abbastanza stabili per “poter
accogliere i grossi carichi statici
e dinamici delle lavorazioni in
corso in modo così sovrano come
quello dei manicotti di serraggio in
acciaio”. Per diminuzione del peso
nei componenti in Schunk è stato
effettuato qualche intervento nei
manicotti di serraggio utilizzando
come materiale leggero acciaio
temperato.
Eberhard Beck
è il direttore
delle tecniche di controllo in
Index-Werke: nell’utilizzo di
macchine multitasking consiglia
“una simulazione 3D della
lavorazione fedele alla realtà per
la rappresentazione e la sequenza
temporale dell’operazione, affinché
sia possibile controllare e garantire
al PC tutte le attività della
macchina generate dal programma
e il trattamento degli ordini prima
di darne l’avvio”.
Index-Werke
è stata fra i primi produttori di
macchine utensili ad aver creato
una rappresentazione in scala 1:1
delle sue macchine al computer.
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Eberhard Abele dell’Istituto per la produzione, la tecno-
logia e le macchine utensili (PTW).
Materiali leggeri.
Guardando il generale non bisogna
perdere d’occhio il particolare, capace di celare molte
potenzialità. È il caso dell’adozione di materiali leggeri
nella costruzione delle macchine utensili, utilizzata ora
non più solo entrata nei settori della mobilità ma in mi-
sura crescente anche nell’industria meccanica, soprat-
tutto quando si tratta di processi altamente dinamici in
cui è necessario accelerare quanto più possibile grosse
masse per poi frenarle di nuovo.
A questo proposito un bell’esempio arriva dal KIT, l’I-
stituto per la tecnologia di Karlsruhe. Lì il WBK-Istituto
per le tecniche di produzione ha sviluppato una nuova
slitta in materiale leggero, ossia in plastica rinforzata
in fibra di carbonio. Non solo è molto più leggera di
quella dei suoi concorrenti realizzati in acciaio, ma può
essere soprattutto modificata aggiungendo della massa
nel suo comportamento oscillante che le permette di
influire sulla frequenza propria e, quindi, migliorare
ropea di Mannheim. In uno studio commissionato dal
Ministero federale dell’Ambiente tedesco, gli esperti
avevano appurato che l’efficienza energetica era mi-
gliorata a livello mondiale del 18% fra il 1995 e il 2007.
Nella maggior parte dei Paesi, fra cui anche la Germa-
nia, il contributo a questo traguardo arriva soprattutto
dal miglioramento delle tecnologie. Tuttavia, per i ricer-
catori si è trattato solo di un primo segnale di partenza.
Infatti il Politecnico di Darmstadt si dedica ormai da
anni al tema dell’efficienza energetica: qui gli scien-
ziati attualmente sviluppano la ‘eta-Fabrik’. Il progetto
è promosso dal Ministero federale dell’Economia tede-
sco nell’ambito dell’iniziativa high-tech Industrie 4.0
del Governo federale. Il quadro complessivo ‘Fabrik’
è ottimizzato interdisciplinarmente: gli edifici, l’infra-
struttura tecnica degli edifici e le macchine per la pro-
duzione devono essere sintonizzati in modo ottimale
gli uni con gli altri. Così, ad esempio, il calore dissipato
dalle macchine viene immagazzinato termicamente per
sfruttare nuovamente l’energia in modo sfalsato nello
spazio e nel tempo. Il progetto è diretto dal professor