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Strategie
RMO SPECIALE
ASSEMBLAGGIO
rmo
settembre 2014
Questo significa che le nostre unità
di trasmissione sono in grado di as-
solvere alle funzioni di riduzione
e guarnizione all’interno di una
struttura piccola e rigida, da qui
l’impiego del termine ‘Combiné’,
combinato. La serie JCS ci ha con-
sentito di portare sul mercato il
primo robot completamente chiuso
già nel 1992, perché la sua struttura
permetteva di far passare fili e ca-
blaggi attraverso lamantellatura in
una maniera particolarmente ele-
gante. La drive technology JCS è ba-
sata sulla tecnologia JCS e presenta
un motore integrato direttamente
nella trasmissione come un’unità
in bagno d’olio. Questa variante è
caratterizzata da un design estre-
mamente compatto combinato
con prestazioni di tutto rilievo. Il
motore integrato significa che non
esiste pignone di trasmissione, il
che elimina qualunque gioco nel
meccanismo, nonché la necessità di
successivi aggiustamenti. Altri van-
taggi chiave di questa tecnologia di
azionamento, oltre all’integrazione
funzionale di riduzione/usura/
motore, sono l’eccellente linea-
rità della trasmissione, l’assenza di
gioco e la durata, il che oscura qua-
lunque altra unità di trasmissione
disponibile per la robotica”.
Un altro ulteriore vantaggio è che
la disponibilità di una drive techno-
logy proprietaria, consente a
Stäubli di utilizzare i motori dimen-
sionati in maniera ottimale per cia-
scuna serie di robot singolarmente
articolata. Per questa ragione, con
le serie RX e TX i guasti causati a
una tecnologia di azionamento
sottodimensionata sono di fatto
impossibili. Al contrario, i sistemi
di azionamento di casa Stäubli
vengono proposti per 100.000 ore
di esercizio, o anche più, in base al
carico a cui sono sottoposti. Allo
stesso tempo, questi riduttori ven-
gono registrati con lamassima cura
per offrire i tempi di ciclo più brevi
e la massima resistenza alle solleci-
tazioni. “Abbiamo ottimizzato i no-
stri sistemi di azionamento - spiega
Gerald Vogt - non per cicli di mi-
surazione specifici e prestazioni in
linea con le schede tecniche, bensì
per un rendimento e una preci-
sione massimi nel corso di anni di
operatività ininterrotta”.
Una qualità di sostanza.
Un’ispe-
zione più ravvicinata dell’interno
del riduttore conferma l’impegno
di Stäubli verso la qualità. A dif-
ferenza dei riduttori standard che
necessitano di notevole lubrifica-
zione, i riduttori e i motoriduttori
del Gruppo propostosi in Italia nel
lontano 1975, sono completamenti
immersi in bagno d’olio. Questa
soluzione presenta dei vantaggi
rispetto al raffreddamento, come
una vita prolungata eminore inqui-
namento acustico. In ogni caso, il
rumore operativo ridotto del robot
è anche il risultato di un progetto
pionieristico e dell’applicazione
tecnica della trasmissione, nella
quale sono impegnate un numero
di parti minore rispetto a quanto
previsto dai sistemi standard. Un
altro fattore che contribuisce a una
vita di esercizio più lunga rispetto
alle trasmissioni standard è la den-
sità considerevolmente più alta dei
cuscinetti, che riduce drasticamente
l’usura.
“I robot a 6 assi - conclude Gerald
Vogt - sono definiti dalla loro drive
technology. Senza il lavoro di svi-
luppo proprietario che abbiamo
svolto nel settore della trasmis-
sione, non ci sarebbero i robot
Stäubli a 6 assi completamente
chiusi con le loro impressionanti
statistiche prestazionali e una lon-
gevità superiore alla media. E sono
proprio queste caratteristiche che
qualificano le serie RX e TX per le
applicazioni più impegnative”.
La disponibilità di una drive
technology proprietaria, consente
a Stäubli di utilizzare motori
dimensionati in maniera ottimale
per ciascuna serie di robot.
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