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rmo
settembre 2014
è di tipo ‘mirror’ condiviso tra due macchine. Ogni mac-
china è dotata del propriomodulo a rastrelliera verticale
a 199 posti; unmodulo supplementare aumenta la flessi-
bilità e la capacità totale fino 597 utensili circa (configu-
razione prevista per ogni coppia di macchine). Il sistema
di palettizzazione lineare è composto da 32 posti di stoc-
caggio disposti su due livelli e altrettanti pallet, per dare
all’impianto l’autonomia necessaria per gestire pezzi e
attrezzi diversi. Una navetta su rotaie alimenta le due
macchine occupandosi dell’intera movimentazione dei
pallet/pezzi. Il posto operatore per il carico e lo scarico
dei pezzi è motorizzato per la rotazione e traslazione
ed è dotato di un cuscinetto di precisione che, insieme
a un sofisticato sistema, assicura il corretto centraggio
del pezzo. Questa postazione è accessoriata inoltre di
un avvitatore elettrico dedicato al preciso fissaggio dei
pezzi, operazione gestita da apposito software. Ogni ri-
sorsa d’impianto, ogni accessorio è gestito da funzioni
speciali e da software, tutti parte di un’unica grande
regia: il sistema di controllo e supervisione denominato
jFMX, creato e sviluppato nel corso di oltre venticinque
anni dalla divisione software e architetture informatiche
di MCM.
Il supervisore assicura il coordinamento e la gestione in
tempo reale di tutte le risorse d’impianto. jFMX, struttu-
rato su più livelli, è pensato proprio per gestire l’enorme
mole di variabili che la flessibilità comporta e per facili-
tarne l’integrazione all’interno del sistema informativo
aziendale. In questo modo la flessibilità e l’ottimizza-
zione dell’autonomia produttiva sono rese effettiva-
mente disponibili.
P. Contini, responsabile area CAM turnkey technology teamdi MCM.
Il divisore dispone di un sistema per di stabilizzazione/
bilanciatura statica-dinamica, porta un pallet tondo
diametro 800 mm e permette un ingombro di rota-
zione nell’area di lavoro (attrezzatura + pezzo) pari a Ø
1.100/400 mm di altezza, con un peso caricabile su pallet
di circa 550 kg. Il cambio pallet avviene tramite uno spe-
ciale scambiatore che, attraversouna rotazione a 45°, è in
grado di predisporre il pallet in modo che il pezzo possa
entrare nell’area di lavoro nella corretta posizione per la
lavorazione, cheavverrà conassedi rotazioneorizzontale,
visibile nella foto di apertura.
Tra le opzioni più significative si evidenzia il pacchetto
‘alta precisione’ composto da un sistema di climatizza-
zione automatico della struttura della macchina, oltre
al sistema di raffreddamento di tutti i motori degli assi.
Sottolineamo che il pacchetto ‘alta pressione’, arrivando
a offrire una pressione di 250 bar attraverso l’attacco
utensile in tornitura, ha comportato una serie di accorgi-
menti, a partire dalla testa predisposta a ricevere l’adat-
tatoremunito di bloccaggi idraulici, spine di riferimento
e vene per i diversi servizi. La pompa per l’alta pressione
è dotata di tubazioni specifiche e un cassone per l’in-
sonorizzazione. Utilizzando una pressione così elevata,
si rende necessario l’impiego di filtri speciali che garan-
tiscano un grado di filtrazione di 20 μm, al fine di sal-
vaguardare l’impianto (pompe, elettrovalvole, utensili).
L’automazione.
Il primo step del nuovo impianto FMS
per il gruppo aerospaziale francese si compone di due
centri di lavoro identici con in condivisione il magazzino
pallet e utensili: il risultato è una soluzione altamente
produttiva, senza che sia necessario duplicare tutte le ri-
sorse e i relativi sistemi di gestione. Il magazzino utensili
Posto operatore di un impianto
FMS multitasking.
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