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settembre 2014
sul mercato globale mondiale,
ancor più nei Paesi occidentali.
Qui il robot può rappresentare
un’efficace risposta alla deloca-
lizzazione produttiva, dato che
per definizione va a svolgere un
lavoro per il quale altrimenti si
sarebbe preferito spostare la
produzione nei Paesi a basso
costo del lavoro.
La gamma dei robot Yaskawa
è straordinariamente completa;
comprende le piccole unità da
3 kg fino ai modelli in grado di
movimentare pezzi da ben 800
kg su un numero variabile di
assi. Dalle applicazioni in cui è
richiesta una grande precisione
a quelle della palettizzazione
pesante di laterizi o altri lavori
gravosi per l’uomo, la macchina
è infaticabile.
Negli anni l’evoluzione è stata
sensibile: “Solo quindici anni fa
un robot capace oggi di solle-
vare e muovere oltre mezza ton-
nellata di peso, poteva gestire
al massimo 200 kg. Grazie alla
progettazione ottimizzata, le di-
mensioni delle apparecchiature
si sono ridotte della metà; l’u-
tilizzo sempre più intensivo del
calcolo agli elementi finiti (FEM)
permette di determinare con
esattezza i punti di maggiore
sforzo e di mettere in opera so-
luzioni specifiche in quelle aree.
Si risparmia nel contempo ma-
teriale in altre zone dove prima
si agiva con abbondanza di rin-
forzi perché ‘non si sa mai’. La
stessa efficienza si è verificata
nella catena cinematica; oggi
i motori sono sempre più effi-
cienti. Ogni robot in catalogo
è costruito con il materiale più
adatto: ghisa, alluminio, acciaio.
Questa progettazione otti-
mizzata permette di ridurre
le masse, quindi l’inerzia delle
parti in movimento: la conse-
guenza è che il controllo glo-
bale del robot è più agevole,
aumenta la precisione e anche
la velocità delle unità. Abbiamo
constatato in più occasioni che
i nostri robot costruiti secondo
questi criteri garantiscono un
buon 30% in più di prestazioni
rispetto a prodotti di alcuni
competitor.
Il mercato e il futuro
. Yaskawa
offre un catalogo di prodotti
standard, ma è in grado di met-
tere a punto soluzioni persona-
lizzate per ogni applicazione in
qualunque settore industriale,
agendo come una vera e pro-
pria ‘sartoria’ della meccanica,
capace di ‘cucire’ a misura di
cliente apparecchiature e sistemi
di controllo.
Il mercato riconosce queste ca-
pacità, anche se è piuttosto
schizofrenico: “Ormai i clienti si
svegliano sempre all’ultimo mo-
mento, perché nessuno vuole
fare magazzino; poi, quando
arriva l’ordine, tutto diventa ur-
gente. Questa catena comporta-
