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settembre 2014
Appena completato il processo,
potrà vedere immediatamente
il risultato prodotto dal robot,
senza dover fare nulla di più che
premere un tasto di conferma del
percorso (in modo che venga sal-
vato permanentemente) e venga
poi elaborato per eliminare i punti
non utili, le eventuali fermate non
funzionali, ovvero per ottenere un
percorso efficiente, in modo del
tutto automatico. Questa partico-
lare applicazione è realizzata con
un robot del costruttore giappo-
nese Denso, distribuiti nel nostro
Paese da Klain Robotics.
I vantaggi dell’automazione.
Il
software di gestione della mac-
china è stato sviluppato in modo
da permettere la modifica di
una parte di maschera una volta
finito l’addestramento nel caso
non sia gradito il risultato finale.
Inoltre, permette all’operatore/
artista di modificare in qualsiasi
momento i movimenti (anche
un solo segmento dell’intera
maschera), le velocità di lavora-
zione (il robot può lavorare sia
più velocemente sia più lenta-
mente rispetto alla velocità di
addestramento). Questo può
sembrare banale, ma permette
di creare modelli diversi di ma-
schere uguali fuorché un pic-
colo particolare o una parte di
decorazione senza dover riadde-
strare parti in comune.
Ogni modifica è eseguita dal
robot in real-time, quindi per-
mette di avere il pieno controllo
sia sull’avanzamento nel pro-
cesso di creazione sia sui suc-
cessivi interventi da eseguire.
Il sistema è così efficiente in
termini di interfaccia, che un
nuovo operatore (naturalmente
esperto in decorazione arti-
stica) può utilizzarlo al pieno
dopo qualche decina di minuti
di istruzione. Dal punto di vista
produttivo, il sistema è estrema-
mente compatto (circa 1,5 x 1,5
m per un altezza totale di 2 m)
ed è quindi una valida soluzione
anche in caso di installazioni in
spazi ristretti. La macchina è in
grado di prelevare in autonomia
i pezzi da un caricatore e deposi-
tare poi il prodotto finito su un
nastro di scarico, senza bisogno
di alcun intervento manuale.
L’applicazione ha permesso di
eliminare un’operazione ma-
nuale che aveva un pesante
impatto sulla produzione. Il pro-
blema più gravoso non era tanto
il consueto bisogno di ridurre le
lavorazioni manuali, ma special-
mente il fatto che gli operatori
non riuscivano a condurre que-
sta lavorazione continuativa-
mente per più di un paio d’ore,
con conseguenze complesse