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maggio 2014
Quasi tutte queste macchine sono dotate di un’auto-
mazione, il che aggiunge complessità al progetto. L’au-
tomazione può essere un robot, una cella di carico e
scarico, un magazzino automatico a monte per i pezzi
grezzi e a valle per i pezzi finiti, oppure può essere un
portale o ancora possono essere delle macchine che la-
vorano da barre, con un caricatore barra e un sistema di
scarico pezzi automatico.
“In tutti i casi l’interfaccia con la parte di automazione
- aggiunge Morosi - è sviluppata sempre dai nostri tec-
nici, austriaci nel caso di macchine Emco Austria oppure
italiani nel caso di macchine Emco Italia”.
Chiavi in mano.
Nonostante le macchine siano univer-
sali, quasi mai vengonoprodotte a stock, quantopiutto-
sto su commessa e personalizzate in base alle specifiche
esigenze del cliente.
“Nella maggior parte dei casi - sottolinea Morosi - for-
niamo dei ‘chiavi in mano’, ovvero soluzioni complete
che includono la macchina, l’automazione e il processo
tecnologico per realizzare uno specifico pezzo. Solita-
mente l’applicazione richiesta è la più critica del range
produttivo del cliente”.
Quasi tutti i casi di vendita di questo tipo di macchine
vengono fatte conun’accettazione a contratto, che pre-
vede una visita del cliente presso lo stabilimento Emco,
con una serie di pezzi definiti con tolleranze e tempi/
ciclo prestabiliti.
Un’ulteriore tendenza che si è fatta strada negli ultimi
anni, rispetto alle prime applicazioni dove la macchina
faceva un po’ da tornio e un po’ da fresa, è la lavora-
zione a cinque assi in continuo. “Per soddisfare questa
esigenza - precisa Carlo Toia, responsabile dell’ufficio
acquisti Emco - molto importante è stata la collabora-
zione con Siemens e lo sviluppo della superficie opera-
tiva atta a fare questo tipo di lavorazione, che una volta
era riservata a centri di lavoro, fresatrici cinque assi”.
Il controllo Siemens si presta infatti, nel caso particolare
dell’Hyperturn, ad abbinarsi a macchine con molti assi
da gestire - fino a 14-15 assi rotativi o lineari. “È un’ec-
cellenza applicativamolto apprezzata e riconosciuta dal
mercato”, dichiara Toia.
“Un altro vantaggio che riteniamo determinante nella
scelta dei nostri fornitori, e in questo caso di Siemens
- prosegue Toia - è la presenza capillare dell’azienda
tedesca nei nostri stessi mercati di riferimento: Centro
Europa - Germania, Austria, Scandinavia - che rappre-
sentano per noi il mercato più importante e incidono
per il 30% sul nostro fatturato, e a seguire, Cina e Rus-
sia, che negli ultimi anni incidono per il 20-25%del fat-
turato”.
Il cliente finale, infatti, sceglie sì una macchina per le
sue qualità intrinseche, ma sempre più frequentemente
anche in funzione del fatto che un’azienda possa offrire
un servizio di assistenza efficiente e puntuale.
Grazie alla sua organizzazione capillare, Siemens è in
grado di fornire tutto il supporto tecnico e tutta la ri-
cambistica necessari al costruttore di macchine per inter-
venire rapidamente, qualora si verificasse un problema
serio.
La Emco Hyperturn 110 e pezzi in lavorazione sulla macchina.