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progettare
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MAGGIO
2018
sono sottoposti i prototipi - continua
Villa -. Ma il nostro lavoro prosegue
e si sviluppa anche successivamente,
lungo tutto il processoproduttivo. Ogni
articolo, infatti, nel momento in cui
entra nella fase di industrializzazione,
viene sottoposto a controlli necessari
a verificarne la funzionalità e la confor-
mità alle prestazioni attese. E ciò vale
sia per ogni articolo, che per i diversi
componenti di cui un prodotto può
esser fatto”.
Così, se in produzione vengono svolti
numerosi controlli dimensionali ed
estetici, spesso occorre tornare in la-
boratorio per effettuare test specifici:
“È il caso del controllo del colore,
che in Elesa assume una importanza
particolare, perché siamo tra i pochi a
realizzare componenti del nostro tipo
utilizzando materiali colorati, e in par-
ticolare seguendo anche le specifiche
richieste dei nostri utilizzatori. È infatti
importante controllare il processo di
trasformazione assicurando la massi-
ma uniformità e ripetibilità del colore:
noi, in Elesa vogliamo garantire la sta-
bilità del colore, sia al momento della
produzione sia nel tempo, durante
l’uso dei componenti che produciamo.
Ogni punto colore è definito attra-
verso coordinate: la produzione deve
collocarsi in modo stabile entro valori
definiti di tolleranza attorno al punto
colore. E, in alcuni casi, come il bianco
o il grigio, ogni minima variazione è
avvertita dall’occhio”.
Componenti per oleodinamica
Altra categoria di prodotti che richiedo-
no test ripetuti e accurati è quella dei
componenti per l’oleodinamica:“Se, in
generale, Elesa compie costantemente
controlli e test su diversi lotti di pro-
duzione, anche su articoli consolidati,
per monitorare la stabilità delle loro
prestazioni e caratteristiche, per alcuni
prodotti eseguiamo test sul 100%della
produzione - afferma Villa -. È il caso
degli indicatori di livello a colonna,
per cui ogni singolo articolo prodotto
viene sottoposto a controlli specifici
per verificare e assicurare la perfetta
tenuta della saldatura, utilizzando una
strumentazione dedicata.
Sui fluidi e i loro comportamenti ab-
biamo sviluppato una serie di prove e-
stremamente performanti, che riguar-
dano, oltre alla tenuta, la resistenza
alla pressione, alla sollecitazione ter-
mica o agli urti o alla combinazione
di più fattori”.
In Elesa, l’accuratezza nei controlli
interessa la maggior parte delle pro-
duzioni: “Per esempio sottoponiamo
le nostre cerniere a cicli di sollecita-
zione a fatica particolarmente intensi,
per garantirne la resistenza anche in
condizioni quattro volte più gravose
rispetto alle normali condizioni di uti-
lizzo. Analogamente possiamo citare
l’esempio delle impugnature girevoli,
anch’esse sottoposte a test intensivi di
resistenza all’usura”.
Il laboratorio svolge anche un’ulte-
riore funzione, a servizio in questo
caso dell’utente finale: “La persona-
lizzazione della nostra produzione ci
spinge a offrire risposte su misura alle
specifiche richieste degli utilizzatori,
laddove vengono formulate richieste
che vanno al di là delle caratteristiche
standard dei nostri prodotti. Ciò vale
sia per l’impiego di materiali particola-
ri, come i super-tecnopolimeri, sia per
studiare e validare il comportamento
di un componente in una particolare
situazione di impiego.
Il nostro compito è quello di trovare
sempre la migliore soluzione alla ri-
chiesta dell’utilizzatore” dice Villa.
Le certificazioni
Infine, vi è il tema delle certificazioni:
“Anche in questo caso - conclude il
responsabile - ci siamo equipaggia-
ti, in parte con attrezzature interne,
in parte avvalendoci di strutture e-
sterne accreditate per ciascun ambi-
to specifico, per ottenere le diverse
certificazioni richieste, in funzione dei
differenti mercati e delle specifiche
aree applicative: a titolo di esempio
possiamo ricordare la certificazione
IMQ, oppure il marchio di sicurezza
statunitense UL che stabilisce l’idonei-
tà di un prodotto, per certe applicative,
in relazione alle sue caratteristiche di
protezione dai potenziali rischi in caso
di incendio, shock elettrico o pericoli
meccanici, infine alla normativa Atex,
che regolamenta le apparecchiature
destinate all’impiego in zone a rischio
per la possibile presenza di atmosfere
potenzialmente esplosive”.
SCENARI
Alcune prove riguardano anche i prodotti personalizzati.