progettare
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MAGGIO
2018
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Dopo la fase di adozione e condi-
visione delle tecnologie digitali sui
propri prodotti, Festo prosegue il
suo impegno sulla strada del pa-
radigma 4.0 puntando ora il focus
sull’espansione di prodotto e ser-
vizio della propria proposta. Dalla
combinazione di hardware mecca-
nico, sensorizzazione, elettronica e
software, i fornitori di tecnologia, i
costruttori e gli integratori possono
infatti generare nuovo valore grazie
a pacchetti di servizi da abbinare
alle funzionalità operative. Un valo-
re aggiunto che insieme è possibile
estrarre dalle potenzialità insite nel
digitale, e che può essere propo-
sto in abbinamento alla tecnologia
o, in prospettiva, essere venduto
come fattore produttivo a sé stan-
te. L’evoluzione e l’ampliamento del
modello di business richiede quindi,
non solo un confronto a monte tra i
diversi operatori nella catena del va-
lore dell’automazione, ma anche una
trasformazione dei processi e delle
competenze in azienda. Un duplice
cammino di cambiamento che Festo
supporta su entrambi i fronti, come
ci spiega Antonio Parodi, direttore
generale di Festo SpA. E questo da
un lato nello sviluppo di soluzioni
tecnologiche a digitalizzazione sem-
pre più spinta, dall’altro con l’offerta
di percorsi formativi sviluppati ad
hoc sulle esigenze del mercato nella
proposta della Festo Academy.
Il digitale innesca servizi
Nell’ultimo anno Festo ha molto ac-
celerato il percorso di condivisione e
promozione del mondo Industry 4.0,
che attualmente è entrato nella sua
fase operativa, come spiega Parodi:
“Le aziende hanno creduto nello
slancio dell’azione combinata tra tec-
nologia, competenze e processi digi-
tali, e sono riuscite a trasferirlo con
impatto e ritorni significativi su chi
ne deve beneficiare, e che già ha co-
minciato a beneficiarne: costruttori
di macchine, utilizzatori e in ultima a-
nalisi i consumatori”. La parte opera-
tiva, ora in corso, vede una crescente
domanda da parte degli interlocutori
di tecnologia digitale, caratterizzata
da connettività ed elevata flessibilità,
grazie ad una sempre più crescen-
te compenetrazione tra hardware
meccanico, elettronica e software.
L’adozione di tecnologia digitale pre-
figura quindi la sfida successiva, che
per Festo consiste nella revisione del
modello di business. “La crescente
disponibilità di tecnologie digitali,
che abilitano un controllo e una ge-
stione dell’automazione con orizzonti
oggettivamente a perimetri illimita-
ti - continua Parodi -, apre nuovi e
Movimento, controllo e connettività
La piattaforma Festo Motion Terminal presentata lo scorso anno al mercato ha scomposto il continuum
dell’aria compressa in piccoli mattoni digitali di funzioni pneumatiche base, che possono quindi essere
composte mediante l’implementazione di APP all’interno dell’hardware per ricreare funzioni più
articolate e personalizzate. Le APP per le funzioni fondamentali sono state sviluppate internamente
da Festo, e sono in continuo incremento grazie anche al contributo di sviluppatori e integratori, clienti
e start-up che possono creare nuovi modelli per customizzare e generare funzioni di controllo a mi-
sura di specifiche esigenze applicative finali. È quindi prossimo il lancio della piattaforma di Motion
and Control, e dei relativi componenti periferici CPX-E. Si tratta di una struttura a PLC integrato per
controllo del motion con una molteplicità di funzionalità e di potenzialità per realizzare concentrazioni
e/o distribuzione degli elementi sul campo, dal controllo assi alla gestione di segnali I/Os. Il tutto
sviluppato con connessione cloud e piattaforme di servizi a struttura inclusiva rispetto gli operatori IT.
Primo passo nel percorso di integrazione delle grandi competenze di Festo nella parte di movimento
sul campo con l’esigenza di disporre di intelligenza distribuita e di connettività, nell’ottica di sviluppo
dei modelli di business verso la servitizzazione.
Dopo la fase condivisione delle tecnologie digitali sui propri prodotti, Festo punta ora il focus sull’espansione di prodotto e servizio della propria proposta.