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progettare
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MAGGIO
2018
SCENARI
importanti sbocchi agli operatori,
soprattutto per quanto concerne la
conduzione e manutenzione, grazie
alla connettività e alle capacità di
self monitoring di ogni organo. Ac-
canto alla tradizionale, e sicuramente
permanente, focalizzazione sul bene
si apre la possibilità di aggiungere
valore mediante la promozione e
la produzione di servizi abbinati. La
strada che si amplia va quindi verso
la combinazione della servitizzazione
nell’offerta, un’opzione che può es-
sere fornita in maniera aggiuntiva
o in forma combinata. Spostando
gli orizzonti, in formula più estrema
ma che progressivamente diviene
opzione concreta, esisterà la pos-
sibilità non solo di promuovere il
bene ma di fornirlo come un fattore
produttivo: ossia non più l’oggetto in
sé, ma la capacità produttiva, o ser-
vizio, che l’oggetto può realizzare”.
Una tipologia di modello di business
già intrapresa in alcuni ambiti più
pionieristici, come nel mondo della
propulsione aerospaziale, dove note
aziende non forniscono più turbore-
attori ma il numero di ore di lavoro
che il motore produce nell’utilizzo del
velivolo. O ancora, nella produzione
di fluidi o vettori energetici, come il
vapore e l’aria compressa, in cui gli
utilizzatori non acquistano più il com-
ponente o la macchina che produce
il vettore, ma il semplice consumo.
Approccio inclusivo e organico
Anche Festo è pronta a intraprendere
e sostenete il percorso verso la ser-
vitizzazione dell’offerta, che necessita
di tecnologie in grado di sostenere
l’evoluzione del modello di business.
“Chi può adottare e proporre il nuovo
approccio sono i costruttori di macchi-
ne e gli integratori - spiega il direttore
generale di Festo SpA - che lo analiz-
zano rispetto ai bisogni in divenire dei
propri utilizzatori finali. Lo sviluppo
potenziale di valore si apre, infatti per
definizione, a valle della filiera nella
direzione dei consumatori finali ed
end-user, portando quindi significativi
ampliamenti nei volumi di business
a tutti gli operatori che riescono a
percorrere la filiera stessa”. Affinché
un modello di business focalizzato sui
servizi sia possibile è però necessario
che i fornitori di tecnologie siano in
grado di sviluppare un’offerta tecno-
logica completa dei servizi abbinati.
Perché, come evidenzia Parodi, non
esiste più la sola azienda costruttrice
di un prodotto: l’azienda deve esse-
re in grado di fornire un pacchetto
di soluzioni e servizi, queste devono
integrarsi con quelli proposti da altre
aziende complementari nel proprio
settore, per disporre di un pacchetto
completo e organico di beni e servizi
che possa sostenere la servitizzazione
dellaproposta commercialedapartedi
costruttori e integratori di tecnologie.
Per questo serve un impegno per un
approccio più inclusivo al mercato
imperniato sulle sinergie tra gli ope-
ratori. Proprio in tal senso Festo SpA
organizza già dal 2016 eventi in tutto
il Paese per incontrare gli interlocutori
sul mercato, costruttori e utilizzatori
nella manifattura. “In Italia organiz-
ziamo tre eventi all’anno – entra nel
dettaglio Parodi -, con l’obiettivo di
confrontarci su quali siano le tecno-
logie più idonee ad abilitare i nuovi
modelli di business. Confronto che
serve alle aziende, e quindi anche a
noi come Festo, per capire non solo
quali siano le esigenze del mercato,
ma anche quali siano i migliori pro-
cessi e le nuove competenze richieste.
Vogliamo confrontarci e promuovere
le migliori pratiche da adottare per
ampliare il modello di business nella
direzione della combinazione beni e
servizi, senza stravolgerlo”.
Tecnologia e competenze
In questo percorso Festo è un punto
di riferimento a livello globale per
le aziende, e non solamente per il
mondo dell’automazione industriale.
Festo punta sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche a digitalizzazione sempre più spinta e offre percorsi formativi ad hoc sulle esigenze del mercato con Festo
Academy.