progettare
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MARZO
2018
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10 anni sarà di oltre un miliardo di
euro. Questo impegno, che è stato
definito un esempio di nuova politica
industriale, è servito per evitare che la
produzione avvenisse in un sito pro-
duttivo slovacco del gruppo Audi, che
dal 1998 è proprietario della Casa al
confine tra Modena e Bologna.
Ranieri Niccoli, chief manufacturing of-
ficer di Automobili Lamborghini, spie-
ga che, pur essendo lo stabilimento
un esempio di Industria 4.0, molti qui
preferiscono la dicitura ‘Manifattura
Lamborghini’, a rimarcare il carattere
di una fabbrica dove di pari passo
vanno le applicazioni tecnologiche più
all’avanguardia e l’artigianalità che ha
sempre contraddistinto il marchio.
Percorrendo gli 80.000 m
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della nuo-
va fabbrica (inaugurata nel dicembre
scorso), quello che colpisce non è tanto
il colore bianco, l’assenza di rumori
assordanti e l’ordine, quanto piuttosto
il fatto che qui una vera linea produt-
tiva non c’è. Ci sono delle intelaiature
bianche, in metallo, che tengono tutto
sospeso; tutto cala dall’alto, tramite
enormi ‘pinze’ gialle che sollevano i
telai delle auto ai grandi serbatoi da
dovevengono iniettati i fluidi all’interno
dei modelli.
Gli elementi di innovazione
A terra non ci sono binari né rulliere.
Ci sono invece alcuni dei protagonisti
della nuova fabbrica: i carrelliAGV (Au-
tomated guided vehicle), che spostano
le auto da una stazione all’altra. Lo
fanno con una precisione millimetrica
(anzi con un margine di errore infe-
riore al millimetro) grazie a un triplice
sistema di guida, GPS, laser ed elettro-
magnetica. Non è solo un modo per
rendere più semplici gli spostamenti.
È quello che permette di passare dal
montaggio sequenziale al montaggio
modulare: ogni stazione ha la sua vita
e, sesi rendessenecessarioaggiungere
o togliere dei passaggi, lo si potrebbe
fare con pochissimo sforzo, senza ri-
disegnare tutto l’impianto. La parola
d’ordine è ‘flessibilità’: ogni modello
può essere personalizzato nei modi
più curiosi (mentre visitiamo l’impian-
to notiamo degli interni in pelle color
verde evidenziatore), senza che questo
comporti l’ammontare di tempo pre-
cedentemente richiesto. “Customer is
king”, dice Niccoli. La prima casella
nella lista dei cardini dell’Industria 4.0
si può spuntare.
Il secondo cardine del processo pro-
duttivo va sotto l’acronimo di MES,
ossia Manufacturing execution sy-
stem. Si tratta del grande software
che regola, registra e monitora tutto:
come si spostano i carrelli, quali o-
perazioni sono state effettuate e da
chi, che viti si possono usare con un
determinato avvitatore, con quanta
pressione e così via.
Il terzo sono i robot, che per la verità
qui si dovrebbero chiamare ‘cobot’ o
robot collaborativi. Non ci sono gabbie
entro cui sono confinati, ma stanno
gomito a gomito con i lavoratori. Non
sono moltissimi e ce ne sono di alme-
no tre tipi: uno che stende il silicone
sul parabrezza, prima che gli operai lo
applichino con una manovra e degli
aggiustamenti che ancora si preferisce
affidare agli uomini. Uno che, muoven-
dosi su un ulteriore carrellino, avvita
la parte posteriore della carrozzeria al
telaio, conunasoluzionefinoraunica in
Europa. E un terzo che prende gli pneu-
matici da uno scaffale e li predispone
per ilmontaggiosull’auto, evitandoche
il peso ricada sui lavoratori.
Il ‘cervello’ al centro di tutto
Il vero ‘compagno’ dei lavoratori è però
un touchscreen a cui gli operatori si de-
vono rapportare in tutti i loro passaggi.
Ci si ‘logga’ passandounbraccialetto (o
un ‘ciondolo’) che identifica ogni lavo-
ratore.Altouchscreensi comunicaogni
lavorazione, si riceve la conferma che
l’operazioneèstata fattacorrettamente,
si segnalano eventuali problemi o si
chiedono lumi sulle tecniche più adat-
te per le lavorazioni meno frequenti,
quelle richieste dall’estrema possibilità
di personalizzazione che la fabbrica
permette.“Una volta, per segnare i vari
passaggi produttivi si doveva registrare
tutto a mano, c’era un mare di carta.
Ora è tutto a video e soprattutto tutti
Nello stabilimento Lamborghini vanno di pari passo le applicazioni tecnologiche più all’avanguardia e la professionalità degli addetti.