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progettare
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MARZO
2018
Anche se cloud, big data e IoT sono
tecnologie sempre più diffuse, non è
del tutto immediato pensare a una
loro applicazione in un settore come
quello delle navi da crociera: stiamo
parlando, infatti, di imbarcazioni che
si trovano in mezzo al mare, fuori
dalle dorsali di telecomunicazione che
sono il prerequisito per lo sviluppo di
progetti basati sull’interconnessione.
Così invece non è, e lo dimostra la
storia di Costa Crociere, società del
Cloud e big data come strumento per una navigazione sicura ed efficiente. Grazie alla
piattaformaNeptune, i natanti del Gruppo
Carnival,azienda del Gruppo Costa, sono più
connessi e affidabili. Ne parla Franco Caraffi, information technology director di Carnival
Maritime emembro del comitato scientifico d
i SPS ItaliaNavi
sulle
nuvole
MATT BAUSCH
gruppo Carnival, un vero e proprio
colosso della navigazione che, con i
suoi dieci brand, trasporta oltre undici
milioni di passeggeri ogni anno sulle
sue oltre 100 navi. Di queste, 15 sono
i natanti a marchio Costa Crociere.
Franco Caraffi, in azienda da circa
vent’anni, è oggi information techno-
logy director di Carnival Maritime,
azienda del Gruppo Costa, nonché
membro del comitato scientifico di
SPS Italia, la principale fiera italiana
dedicata ai temi dell’automazione e
del digitale per l’industria. Un uomo
che arrivadall’ITe cheha letteralmente
rivoluzionato da un punto di vista tec-
nologico la gestione della navigazione
delle navi da crociera.
“Normalmente erano i colleghi dell’uf-
ficio tecnico e non dell’IT a occuparsi
della parte ‘marine systems’ - racconta
- ma oggi le navi sono degli oggetti
sempre più pieni di tecnologie e co-
sì, qualche anno fa, l’azienda aveva
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