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progettare

412

MARZO

2018

Anche se cloud, big data e IoT sono

tecnologie sempre più diffuse, non è

del tutto immediato pensare a una

loro applicazione in un settore come

quello delle navi da crociera: stiamo

parlando, infatti, di imbarcazioni che

si trovano in mezzo al mare, fuori

dalle dorsali di telecomunicazione che

sono il prerequisito per lo sviluppo di

progetti basati sull’interconnessione.

Così invece non è, e lo dimostra la

storia di Costa Crociere, società del

Cloud e big data come strumento per una navigazione sicura ed efficiente. Grazie alla

piattaformaNeptune, i natanti del Gruppo

Carnival,

azienda del Gruppo Costa, sono più

connessi e affidabili. Ne parla Franco Caraffi, information technology director di Carnival

Maritime emembro del comitato scientifico d

i SPS Italia

Navi

sulle

nuvole

MATT BAUSCH

gruppo Carnival, un vero e proprio

colosso della navigazione che, con i

suoi dieci brand, trasporta oltre undici

milioni di passeggeri ogni anno sulle

sue oltre 100 navi. Di queste, 15 sono

i natanti a marchio Costa Crociere.

Franco Caraffi, in azienda da circa

vent’anni, è oggi information techno-

logy director di Carnival Maritime,

azienda del Gruppo Costa, nonché

membro del comitato scientifico di

SPS Italia, la principale fiera italiana

dedicata ai temi dell’automazione e

del digitale per l’industria. Un uomo

che arrivadall’ITe cheha letteralmente

rivoluzionato da un punto di vista tec-

nologico la gestione della navigazione

delle navi da crociera.

“Normalmente erano i colleghi dell’uf-

ficio tecnico e non dell’IT a occuparsi

della parte ‘marine systems’ - racconta

- ma oggi le navi sono degli oggetti

sempre più pieni di tecnologie e co-

sì, qualche anno fa, l’azienda aveva

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