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progettare

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MARZO

2018

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e Mase Generators, azienda nota

nel settore dei gruppi elettrogeni.

L’edizione 2018

Tante invece le novità che riguarda-

no la parte espositiva e logistica, a

partire dal nuovo layout di mani-

festazione, composto da aree più

ampie e funzionali dotate anche di

copertura wi-fi, che faciliteranno l’in-

terazione tra i buyer ed espositori,

e un’evoluzione concettuale degli

stand, ancora più eleganti e versa-

tili rispetto all’edizione precedente.

Sorgerà anche una nuova posizione

per le biglietterie: non ci sarà più

il desk in via Coppino, ma una po-

stazione collocata sul lungomare di

Viareggio a ridosso del molo e prima

dell’accesso al porto. Due gli ingres-

si, invece, collocati strategicamente

a Nord delle darsene sul Lungo

Canale Palombari dell’Artiglio, per

rendere il percorso del visitatore

integrale e omogeneo lungo tutto il

perimetro di mostra. Infine avremo

la nuova lounge Partner Exclusive

Court, uno spazio in via Coppino

riservato agli sponsor e dedicato ai

prodotti e ai servizi luxury.

Parte integrante della seconda edi-

zione del Versilia Yachting Rendez-

INDUSTRIA NAUTICA

DOSSIER

Il made in Italy, nel comparto nautico, si evidenzia nelle capacità

degli addetti ai lavori di creare valore aggiunto dei prodotti

realizzati. Ciò significa utilizzare manodopera esperta, strumenti

di lavoro all’avanguardia con le moderne tecnologie industriali,

professionalità tecniche in grado di competere in tutto il mondo.

Insomma, il settore nautico è un asset importante per il Paese.

Queste caratteristiche e alcuni dati del comparto vengono

confermate da Nautica Italiana, l’Associazione, affiliata ad Alta-

gamma, che nel 2017, ha raggiunto i 103 associati, espressione

dell’eccellenza dell’industria e dei servizi della creatività e della

produzione Nautica del Paese.

“Nel momento in cui si può affermare, senza riserve, che anche l’Italia ha

superato la crisi che ha colpito il comparto nautico, per ben oltre un quinquennio,

vale la pena far notare che il nostro Paese è caratterizzato da tre ambiti fonda-

mentali che nel tempo hanno dato forma ad un modello integrato dell’industria

nautica italiana: l’export, la domanda interna e i servizi costieri cantieristica per

il Refit & Repair e i servizi turistici costieri – dice Marco Cappeddu, direttore

generale di Nautica Italiana (in foto) -. Ambiti che, come dimostrato da diversi

indicatori economici precisi, sono tutti in costante crescita. Indubbiamente il

‘prodotto’ nautico delle nostre industrie è il vero elemento di eccellenza. Alla

leadership della cantieristica italiana dei grandi yacht a vela e motore, indiscussa

da anni, si sono però affiancate altre realtà di nicchia che si stanno velocemente

affermando sulla scena internazionale come i designer, il segmento dei Maxi

Rib e la componentistica, nelle quali il nostro Paese non ha rivali”.

Per dare alcuni dati, che indubbiamente mettono in risalto il primato del Made in

Italynelsettorenautico,bastasaperechedei5.188grandiyachtchecompongono

la flotta globale, superiori ai 30 m, ben 1588 (il 31%) sono

stati costruiti da cantieri italiani (fonte: superyachtintelligence.

com). Ad oggi, in termini di metri costruiti, i primi tre cantieri

al mondo sono Ferretti Group con 2762 metri corrispondenti ad

87 progetti, Azimut-Benetti con 2840 metri pari a 77 progetti

e Sanlorenzo con 2457 metri equivalenti a 71 progetti (fonte:

Showboat International). Per concludere, il valore complessivo

della produzione cantieristica nautica italiana nel 2017, ha

fatto registrare un sostanzioso incremento del 13% rispetto al

2016 passando da 2,0 miliardi di euro a 2.3. (dati Deloitte per

Nautica Italiana).

Come lamoderna tecnologia applicata allamanifattura nautica può incrementare

la produttività dei cantieri italiani? “Sono diverse le realtà della cantieristica

italiana che, ormai da tempo, cavalcano l’onda dell’innovazione tecnologica

coniugandola con la maestria artigianale che contraddistingue il Made in Italy

nautico – conclude Cappeddu -. Uno di questi, Azimut-Benetti, ha dimostrato di

essere fortemente focalizzato sulla ricerca tecnologica tanto da investire in ricerca

e sviluppo, gli utili maturati negli ultimi dieci anni, per un valore complessivo di

500milioni di euro. Investimento che, tra gli altri, ha il merito di aver contribuito

alla realizzazione del Azipull Carbon 65 (AZP C65), un innovativo sistema di

propulsori in fibra di carbonio, sviluppato in collaborazione con Rolls Royce.

Di Industria 4.0, invece, si parla in casa Ferretti Group dove per esempio la

domotica, e le possibilità da essa espresse in modalità ‘da remoto’, gestibili cioè

direttamente dall’armatore anche lontano dalla sua nave, concorrono a definire

il concetto stesso di imbarcazioni sempre connesse e gestibili da smartphone”.

Gabriele Peloso -

@gapeloso

Grandi yacht, design e nautica 4.0

Paolo Borgio, responsabile Versilia Yachting Rendez-vous. Viareggio 10-13 maggio 2018.