Table of Contents Table of Contents
Previous Page  28 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 28 / 100 Next Page
Page Background

nipote: questo garantisce la continuità

della famiglia del fondatore”.

Il fondatore ha pensato anche a un

futuro meno prossimo per l’azienda?

“Erminio Bonatti ha pensato all’azien-

da non solo con noi, ma anche dopo

di noi. Nel testamento del fondatore

è contenuta la fotografia di ciò che

deve essere fatto anche nel futuro

dell’azienda, che ha voluto svincolare

da quello di chi attualmente la gesti-

sce o la possiede. Non avendo figli,

quando verrà a mancare la moglie

la partecipazione società confluirà in

una Fondazione che garantirà così

indipendenza economica e continuità

guida sarà affidata ad un unico ammi-

nistratore delegato che Bonatti aveva

già individuato, anch’esso anche se

molto giovane, già operativo in Metal

Work . Come vede, anche in questo

passaggio, il fondatore ha voluto por-

re l’accento sulla valorizzazione delle

persone che sono in azienda”.

La scelta da un lato di valorizzare le

persone in azienda per i ruoli apicali e

dall’altro latodi impedirneuna vendita

in futuro portano alla luce ancora un

tratto di Bonatti: le persone al centro.

Condivide?

“Assolutamente si. Nel libro sui 50 an-

ni di vita di MetalWork, finito a luglio,

Bonatti scriveva: ‘L’azienda è patrimo-

nio di tutti, di tutti voi. Dobbiamo es-

sere seri con noi, e con chi verrà dopo

di noi’. Vede, lui ha sempre concepito

l’azienda come un fattore di valore so-

ciale prima ancora che economico. Lui

chiamava i dipendenti ‘la mia gente’,

perché li considerava la sua famiglia.

Proprio per questo ha voluto costruire

unmeccanismopatrimoniale-gestorio

dell’azienda che preservasse anche la

loro occupazione e continuasse a dare

loro serenità nel tempo.

Erminio era uno che andava in giro

per l’azienda, e se vedeva una perso-

na preoccupata la chiamava nel suo

ufficio e voleva saperne il motivo.

Le posso dire, in tutta sincerità, che

l’affetto che abbiamo visto per Bonatti

da parte degli operai, dei collaboratori,

è stato davvero una cosa sincera e

sentita. Abbiamo visto davvero tanto

dolore da parte delle persone che

hanno lavorato con lui perché uma-

namente è mancato un punto di rife-

rimento importante. Per tutti noi. Lui

era certamente un carattere forte, ma

sapeva confrontarsi e a volte anche

cambiare parere.

In un altro passaggio del libro, Bonatti

scrive: ‘Prima di andare in pensione

voglio arrivare a 1.500 dipendenti’.

Anche questo è un aspetto che denota

l’uomo. Noti come Bonatti valutava il

28

progettare

410

NOVEMBRE

/

DICEMBRE

2017

Il 25 novembre scorso, al Gran Teatro Morato di Brescia, i quasi 700 collaboratori di Metal Work in Italia

si sono incontrati con la dirigenza per condividere il futuro dell’azienda.

SCENARI

nel tempo aMetalWork e la preserverà

dalla possibilità di eventuale vendita”.

Questo per quanto riguarda la proprie-

tà. E il futuro gestionale come sarà?

“Noi tre neoamministratori delegati ci

eravamogià confrontati conBonatti su

ciò che doveva essere il percorsodopo

di noi nella gestione. Anche su questo

abbiamo le idee ben chiare. Ognuno

di noi tre amministratori delegati ha

individuato fino a che età dovrà re-

stare in carica e abbiamo l’impegno,

qualche anno prima di lasciare, di

scegliere in azienda il nostro sostituto

per la funzione cui siamo delegati e

farlo crescere. In seguito, invece, la