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64

progettare

407

GIUGNO

/

LUGLIO

2017

SOFTWARE

teristiche simili tra i due approcci, con

il flusso che si separa nelle sezioni più

alte del flap restando invece attaccato

nelle sezioni inferiori.

Al di là dei risultati qualitativi, anche

i risultati quantitativi mostrano una

buona corrispondenza con i dati speri-

mentali. Nelle zone dove il flusso rima-

ne attaccato sulla superficie dell’ala, i

dati numerici sono in accordo con i

dati sperimentali. Nelle regioni di se-

parazione sul flap, i risultati numerici

mostrano una discrepanza inferiore

al 10% rispetto ai dati sperimentali.

Questo processo ha quindi permesso

di validare la metodologia per predire

il flusso sull’ala ai differenti trim utiliz-

zati durante la navigazione.

Simulazione di un catamarano

Dalle simulazioni, le configurazioni a

ridotto angolo di deflessione del flap

meglio si prestano per la navigazione

di bolinamentre un angolopiù elevato

offreprestazionimigliori durante le an-

dature portanti. Tuttavia le configura-

zioni ad alto angolo del flap sembrano

mostrare unamaggiore sensibilità alla

dimensione dello slot. Una variazione

anche contenuta di questo parametro

può influirenotevolmente sullepresta-

zioni dell’ala e quindi del catamarano.

I risultati mostrano inoltre una forte

sensibilità allo stallo rispetto all’ango-

lo di deflessione del flap. Quando l’ala

è settata su determinati trim, lo stallo

ha un’evoluzione multi-step. Il flusso

si separa infatti dapprima in modo

non uniforme dalla superficie del flap

iniziando dalle sezioni più alte per poi

progredire su quelle ai piedi dell’ala.

Il main invece entra in stallo solo per

angoli di incidenza più elevati quando

il flap è già completamente stallato.

Sia i test in galleria del vento che le

simulazionimostrano comeunamodi-

fica dello slot dell’ala possa attenuare

tale comportamento pur aumentando

linearmente il coefficiente di portanza.

Per analizzare pienamente il compor-

tamento di una wingsail ad andatura

portante, la geometria dell’ala è stata

trasposta inscala reale, condimensioni

pari a quelle di un catamaranodi classe

C. Tali catamarani sono utilizzati nella

competizione nota come ‘Little Cup’,

prima competizione ad aver adottato

imbarcazioni dotate di wingsail già

dagli anni 70. La geometria dello scafo

del catamaranoèstataanche riprodotta

per tenere conto della sua interazione

con l’aerodinamica della wingsail. Lo

strato limitemarittimo è statomodella-

to introducendo il twist del vento, con

deboli angoli di attacco sulle sezioni

inferiori dell’ala che tendono ad au-

mentare nelle sezioni in testa all’ala. La

deflessionedel flapè statafissata a 35°.

In contrasto con l’opinione comune,

35° non è l’angolo che massimizza la

spinta nelle andature portanti. I risultati

mostrano in effetti che a 35° il flusso

è totalmente separato sulla superficie

del flap vanificando del tutto la sua

efficacia. Un angolo inferiore del flap

impedisce la separazione del flusso

migliorando la componente di spinta

per la propulsione del catamarano.

Cosa dire

Questa ricerca ha posto le basi per la

comprensione dei fenomeni aerodi-

namici sulle wingsail utilizzate nelle

competizioni di CoppaAmerica e Clas-

se C. È stato possibile individuare le

caratteristiche di design più influenti

sulle prestazioni dell’ala permettendo

di individuare i differenti design che

offrono condizioni di navigazione più

stabili. Le ricerche future mirano ad

un’analisi di ottimizzazione della geo-

metriadellawingsail permassimizzare

la spinta offerta al catamarano sotto il

vincolo del massimo momento sop-

portabile dall’imbarcazione. La biblio-

grafia è disponibile presso gli autori.

A. Fiumara, Assystem France & Isae-

Supaéro; J. Senter, Assystem France; N.

Gourdain&Vincent Chapin, Isae-Supaéro;

P. Shankara, Siemens PLM Software.

Per andature di bolina o andature portanti è necessario modificare l’angolo dei flap.

Questa ricerca ha posto le basi per la comprensione dei fenomeni aerodinamici sulle wingsail.