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progettare
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•
MAGGIO
2017
MATERIALI
le componenti del velivolo di modi-
ficare la propria forma in funzione
delle esigenze aerodinamiche. Per
ottenere un comportamento dell’ala
ottimale in tutte le condizioni, cioè
sia durante il volo a velocità di cro-
ciera, sia a velocità più bassa nelle
fasi di decollo e atterraggio, si utiliz-
zano delle superfici addizionali sul
bordo d’attacco e di uscita dell’ala
(ipersostentati aerodinamici, slat e
flap) che cambiano posizione nelle
fasi di atterraggio e decollo, dando
all’ala una forma più curva, e in-
crementando la portanza nelle fasi
in cui ce n’è più necessità perché
l’aereo si muove più lentamente.
In fase di crociera poi le superfici
assumono una posizione che dà mi-
nore portanza ma maggiore pene-
trazione aerodinamica. Le proprietà
di morphing riguardano la capacità
delle parti di deformarsi da sole, evi-
tando attuatori meccanici e al limite
anche l’uso degli ipersostentatori,
con potenziale risparmio di peso e
di costo”.
Secondo il professor Sergio Ricci:
“Si tratta di tecnologie comples-
se e non ancora completamente
Una tecnologia ancora più futuribile che si propone di migliorare le
caratteristiche aerodinamiche dei velivoli è quella degli attuatori al
plasma. Si tratta in pratica di utilizzare piccoli getti di plasma (cioè
di gas ionizzato ad alta temperatura, come quello che si trova nelle
stelle) per controllare il flusso dell’aria sulle superfici.
Attuatori al plasma di questo tipo vengono sperimentati già da diversi
anni. Di recente l’Applied Physics Research Group dell’Università della
Florida ha annunciato di avere raggiunto risultati particolarmente
buoni usando attuatori di forma ondulata al posto di quelli lineari
finora usati nelle prove.
In un articolo pubblicato sul Journal of Applied Physics, i ricercatori
hanno descritto come i loro esperimenti abbiano simulato l’effetto
degli attuatori sullo strato limite non turbolento presente sull’ala di
un piccolo aereo, ottenendo risultati incoraggianti su come sia possibile
in questo modo migliorarne l’efficienza. Secondo Marc Riherd, uno
dei ricercatori che si applicano al progetto: “Il nostro dispositivo a
serpentina avrà applicazioni nella riduzione dei consumi dovuti alla
resistenza aerodinamica, per un aereo ma anche per un’automobile,
minimizzando anche il rumore generato volando sulle aree popolate,
mescolando correttamente aria e carburante per una combustione
ottimale, o migliorando la trasmissione del calore generando una
turbolenza locale”.
Saristu sta per Smart Intelligent Aircraft Structures. Il progetto, iniziato nel settembre 2011, è parzialmente finanziato dalla Commissione Europea.
Attuatori al plasma