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progettare

406

MAGGIO

2017

MATERIALI

le componenti del velivolo di modi-

ficare la propria forma in funzione

delle esigenze aerodinamiche. Per

ottenere un comportamento dell’ala

ottimale in tutte le condizioni, cioè

sia durante il volo a velocità di cro-

ciera, sia a velocità più bassa nelle

fasi di decollo e atterraggio, si utiliz-

zano delle superfici addizionali sul

bordo d’attacco e di uscita dell’ala

(ipersostentati aerodinamici, slat e

flap) che cambiano posizione nelle

fasi di atterraggio e decollo, dando

all’ala una forma più curva, e in-

crementando la portanza nelle fasi

in cui ce n’è più necessità perché

l’aereo si muove più lentamente.

In fase di crociera poi le superfici

assumono una posizione che dà mi-

nore portanza ma maggiore pene-

trazione aerodinamica. Le proprietà

di morphing riguardano la capacità

delle parti di deformarsi da sole, evi-

tando attuatori meccanici e al limite

anche l’uso degli ipersostentatori,

con potenziale risparmio di peso e

di costo”.

Secondo il professor Sergio Ricci:

“Si tratta di tecnologie comples-

se e non ancora completamente

Una tecnologia ancora più futuribile che si propone di migliorare le

caratteristiche aerodinamiche dei velivoli è quella degli attuatori al

plasma. Si tratta in pratica di utilizzare piccoli getti di plasma (cioè

di gas ionizzato ad alta temperatura, come quello che si trova nelle

stelle) per controllare il flusso dell’aria sulle superfici.

Attuatori al plasma di questo tipo vengono sperimentati già da diversi

anni. Di recente l’Applied Physics Research Group dell’Università della

Florida ha annunciato di avere raggiunto risultati particolarmente

buoni usando attuatori di forma ondulata al posto di quelli lineari

finora usati nelle prove.

In un articolo pubblicato sul Journal of Applied Physics, i ricercatori

hanno descritto come i loro esperimenti abbiano simulato l’effetto

degli attuatori sullo strato limite non turbolento presente sull’ala di

un piccolo aereo, ottenendo risultati incoraggianti su come sia possibile

in questo modo migliorarne l’efficienza. Secondo Marc Riherd, uno

dei ricercatori che si applicano al progetto: “Il nostro dispositivo a

serpentina avrà applicazioni nella riduzione dei consumi dovuti alla

resistenza aerodinamica, per un aereo ma anche per un’automobile,

minimizzando anche il rumore generato volando sulle aree popolate,

mescolando correttamente aria e carburante per una combustione

ottimale, o migliorando la trasmissione del calore generando una

turbolenza locale”.

Saristu sta per Smart Intelligent Aircraft Structures. Il progetto, iniziato nel settembre 2011, è parzialmente finanziato dalla Commissione Europea.

Attuatori al plasma