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progettare

406

MAGGIO

2017

ottenuto una velocità maggiore ri-

spetto alle ali senza grafene.Abbiamo

intenzione perciò di eseguire delle

misurazioni in galleria del vento”.

Una realizzazione complessa

Paul Wiper, ricercatore del National

Graphene Institute coinvolto nel pro-

getto Prospero, ci ha spiegato come

è stato realizzato il drone: “Abbiamo

preparato un pre-preg (preimpre-

gnato) in resina epossidica infusa di

grafene/fibra di carbonio, che è stata

poi applicato sulla struttura dell’ala.

Anche se su questo drone non abbia-

mo ancora effettuato prove esplicite

relative alla riduzione della resistenza,

alla gestione del calore e alla pro-

tezione dai fulmini, sappiamo dalle

prove di laboratorio di simili compo-

siti in grafene/resina epossidica/fibra

di carbonio che si può ottenere un

miglioramento della conduttività sia

termica, sia elettrica. Sono proprietà

che possono essere sfruttate non so-

lo per la protezione dai fulmini, ma

anche per lo sbrinamento”.

Billy Beggs sottolinea la complessità

della realizzazione del progetto: “Per

poter produrre il materiale infuso di

grafene in nostri partner Haydale e

Huntsman hanno dovuto superare

numerosi problemi. Sono stati pro-

dotti numerosi prototipi prima di

arrivare a poter fornire un materiale

con le caratteristiche corrette per

poter essere fissato alla struttura

e volare. La copertura dell’ala ha

causato molti problemi, perché era

in un unico, sottile strato e la resina

filtrava attraverso la superficie, ma

siamo riusciti a superarli. Prima delle

prove di volo abbiamo eseguito delle

prove statiche per accertarci che l’ala

in grafene fosse effettivamente più

robusta e conforme agli standard

aeronautici”.

Dire addio al ghiaccio sulle ali

In effetti, esperimenti condotti dalla

Rice University di Houston hanno

dimostrato che una copertura di na-

nonastri di grafene può essere effica-

ce nel fondere il ghiaccio formatosi

sulla pala del rotore di un elicottero

(una tecnologia che, secondo un

articolo pubblicato su ACS Applied

Materials and Interfaces, può essere

estesa ad aeroplani, turbine eoliche,

linee elettriche e altre superfici espo-

ste agli agenti atmosferici invernali).

Lo scioglimento del ghiaccio è stato

ottenuto attraverso l’effetto Joule,

applicando una debole tensione alla

copertura per generare calore. L’effet-

to è stato sufficiente per sbrinare uno

strato di ghiaccio spesso centimetri

da un rotore statico a una tempera-

tura di -20 °C.

La scelta dei nanonastri è dovuta a

un fattore di economicità: possono

essere prodotti attraverso l’apertura

di nanotubi di carbonio (attraverso

una tecnologia anch’essa sviluppa-

ta alla Rice University) e, se usati

per la copertura di una superficie,

si connettono tra loro e conducono

elettricità attraverso il materiale, ri-

chiedendo tensioni molto basse e a

un costo molto inferiore di quello

che avrebbero fogli interi di grafene.

Negli esperimenti condotti alla Rice

i nanonastri di grafene costituivano

solo il 5% del materiale; la copertura

si è dimostrata resistente anche a

temperature superiori ai 300 °C.

I prossimi sviluppi

Prospero è in realtà il secondo proto-

tipo realizzato per studiare le possi-

bilità aerospaziali del grafene: il suo

predecessore è stato un drone che

non utilizzava un materiale composi-

to, ma solo una copertura di polimero

al grafene applicata sulle ali.A quanto

ci ha detto Paul Wiper: “È allo studio

un nuovo drone in cui il grafene non

verrà utilizzato soltanto all’interno

dei materiali compositi strutturali,

ma sfrutterà le sue proprietà anche

all’interno dei sistemi elettronici ed

energetici”.

“Oltre a progettare Prospero 3, stiamo

anche cercando di avviare programmi

di sviluppo all’interno dell’industria

che sfruttino le proprietà del grafene,

sia in volo, sia a terra” ha aggiunto

Billy Beggs. “Il tempo che trascorrerà

prima che il grafene venga impiegato

nell’aeronautica commerciale dipen-

de sia dai benefici che potrà portare,

sia da chi pagherà per ottenerli. At-

traverso Prospero, il grafene è ormai

volato fuori dai laboratori, e sta ai

progettisti e all’industria far sì che le

sue promesse si realizzino”.

@Vanamonde65

MATERIALI

Il grafene potrebbe essere

usato come tecnologia nel

comparto aerospace. L’indu-

stria europea potrebbe trarne

dei vantaggi competitivi.