progettare
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MAGGIO
2017
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siamo rivolti ad Alenia Aermacchi,
azienda che partecipa alla proget-
tazione e realizzazione di diverse
parti dei prototipi dimostrativi, e in
particolare l’assemblaggio dell’ala
full scale per una prova di volo
simulato in galleria del vento e l’as-
semblaggio e il testing strutturale di
un cassone alare.
Inoltre, abbiamo parlato col profes-
sor Stefano Ricci del dipartimento di
Scienza e Tecnologia Aerospaziale
del Politecnico di Milano, che ha
sviluppato metodologie progettua-
li per la generazione delle forme
ottimali da realizzare mediante il
morphing e per la progettazione di
strutture interne adatte allo scopo, e
sta sviluppando tecnologie di health
monitoring principalmente basate
sull’integrazione in pannelli di ma-
teriale composito di sensori a fibra
ottica per il monitoraggio dello stato
strutturale e della propagazione di
eventuali danneggiamenti.
Morphing: ali che si deformano
Come ci hanno detto ad Alenia: “Per
morphing si intende la capacità del-
Cosa si fa
negli USA
Anche negli USA le tecnologie di morphing
per l’aeronautica sono allo studio da tem-
po. Per esempio, il professor Sridhar Kota
dell’Università del Michigan se ne occupa
già dagli anni 90, e ha fondato nel 2001
FlexSys, società espressamente dedicata allo
sviluppo di software e metodi per la creazione
e ottimizzazione di tecnologie aeronautiche di
morphing. All’inizio di quest’anno l’azienda ha
presentato in pubblico FlexFoil, il prototipo
di una superficie alare deformabile in modo
continuo, tale da ottimizzare la performance
nel corso dell’intero profilo di volo e rispar-
miare carburante. Permette una deformazione
compresa tra -9° e +40°, con variabilità
estremamente rapida (fino a 50 gradi al se-
condo). Sono in corso i test in volo della nuova
superficie da parte della Nasa, montata su un
jet Gulfstream. Ci si attende una riduzione
dei consumi del 4-8%, che potrebbe arrivare
al 12% con aerei appositamente ottimizzati,
oltre a una riduzione del rumore fino al 40%
all’atterraggio e a una riduzione dei costi
di manutenzione. Secondo un comunicato
dell’azienda, il design a geometria variabile
di FlexFoil, utilizzando materiali e attuatori
di normale qualità aerospaziale, è in grado di
superare di molto la durata del normale ciclo di
vita dei flap aeronautici, ed è possibile appli-
carlo anche ad altre superfici di controllo quali
il bordo d’attacco, le prese d’aria dei motori, gli
stabilizzatori orizzontali e verticali; ha anche
la potenzialità di rivoluzionare i rotori degli
elicotteri, aumentandone la velocità e il carico
sollevabile e diminuendone la rumorosità.
Per morphing si intende la
capacità delle componenti del
velivolo di modificare la propria
forma in funzione delle esigenze
aerodinamiche.