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progettare

406

MAGGIO

2017

75

siamo rivolti ad Alenia Aermacchi,

azienda che partecipa alla proget-

tazione e realizzazione di diverse

parti dei prototipi dimostrativi, e in

particolare l’assemblaggio dell’ala

full scale per una prova di volo

simulato in galleria del vento e l’as-

semblaggio e il testing strutturale di

un cassone alare.

Inoltre, abbiamo parlato col profes-

sor Stefano Ricci del dipartimento di

Scienza e Tecnologia Aerospaziale

del Politecnico di Milano, che ha

sviluppato metodologie progettua-

li per la generazione delle forme

ottimali da realizzare mediante il

morphing e per la progettazione di

strutture interne adatte allo scopo, e

sta sviluppando tecnologie di health

monitoring principalmente basate

sull’integrazione in pannelli di ma-

teriale composito di sensori a fibra

ottica per il monitoraggio dello stato

strutturale e della propagazione di

eventuali danneggiamenti.

Morphing: ali che si deformano

Come ci hanno detto ad Alenia: “Per

morphing si intende la capacità del-

Cosa si fa

negli USA

Anche negli USA le tecnologie di morphing

per l’aeronautica sono allo studio da tem-

po. Per esempio, il professor Sridhar Kota

dell’Università del Michigan se ne occupa

già dagli anni 90, e ha fondato nel 2001

FlexSys, società espressamente dedicata allo

sviluppo di software e metodi per la creazione

e ottimizzazione di tecnologie aeronautiche di

morphing. All’inizio di quest’anno l’azienda ha

presentato in pubblico FlexFoil, il prototipo

di una superficie alare deformabile in modo

continuo, tale da ottimizzare la performance

nel corso dell’intero profilo di volo e rispar-

miare carburante. Permette una deformazione

compresa tra -9° e +40°, con variabilità

estremamente rapida (fino a 50 gradi al se-

condo). Sono in corso i test in volo della nuova

superficie da parte della Nasa, montata su un

jet Gulfstream. Ci si attende una riduzione

dei consumi del 4-8%, che potrebbe arrivare

al 12% con aerei appositamente ottimizzati,

oltre a una riduzione del rumore fino al 40%

all’atterraggio e a una riduzione dei costi

di manutenzione. Secondo un comunicato

dell’azienda, il design a geometria variabile

di FlexFoil, utilizzando materiali e attuatori

di normale qualità aerospaziale, è in grado di

superare di molto la durata del normale ciclo di

vita dei flap aeronautici, ed è possibile appli-

carlo anche ad altre superfici di controllo quali

il bordo d’attacco, le prese d’aria dei motori, gli

stabilizzatori orizzontali e verticali; ha anche

la potenzialità di rivoluzionare i rotori degli

elicotteri, aumentandone la velocità e il carico

sollevabile e diminuendone la rumorosità.

Per morphing si intende la

capacità delle componenti del

velivolo di modificare la propria

forma in funzione delle esigenze

aerodinamiche.