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progettare
404
MARZO
2017
il Sudest asiatico, l’Africa, l’America
Latina, ma anche l’Europa.
Il biturbo L410 è stato pensato per
il trasporto a corto raggio da zo-
ne remote e poco sviluppate alle
principali città, volando a un’altezza
massima di 4.000 m.
Il velivolo può inoltre essere impie-
gato in modo affidabile nelle con-
dizioni climatiche più estreme, con
temperature variabili tra i -50 e +50
°C. Un chiaro esempio di condizioni
proibitive di decollo e atterraggio lo
offre l’aeroporto di Lukla, in Nepal,
dove operano due L410 UVP-E20 di
Aircraft Industries. Questo aeroporto
è situato a 2.847 m di altezza. La pista
di atterraggio è lunga solo 527 m
con una pendenza del 12 per cento.
L’aereo deve volare in direzione delle
montagne e all’inizio della pista c’è
una gola di circa 600 m di profondità
che rende ovviamente obbligati atter-
raggio e decollo in poche centinaia
di metri.
‘Nuova generazione’
L’aeromobile L410 offre la fusoliera
più spaziosa della sua categoria e il
suo utilizzo versatile e polivalente si
traduce in svariati vantaggi competi-
tivi. I numeri, con oltre 1.200 velivoli
costruiti a partire dal 1969, parlano
da soli: quella dell’L410 è una storia
di successo. Presentando ufficialmen-
te l’L410 NG a Maks 2015 e all’ILA
2016 di Berlino, Aircraft Industries
ha superato l’attuale L410 UVP-E20.
L’avvio della produzione di serie del-
l’NG (New Generation) è pianificata
per il 2018, mentre gli ordini sono già
stati acquisiti.Tra i principali migliora-
menti ci sono un ampliamento dello
spazio per i bagagli, un incremento
della capacità di carico massima, un
aumento della velocità massima di
crociera (ora fino a 417 km/h TAS),
minor consumo di carburante, un
maggiore raggio operativo (da 1.520 a
2.630 km), un’accresciuta autonomia
di esercizio (da 5,1 a 10 ore), motori
meno rumorosi e una capacità del ser-
batoio notevolmente incrementata.
“Con la struttura dell’ala - riprogettata
e realizzata con ampi pannelli ciechi
fresati anziché parti rivettate - che
contiene un serbatoio carburante in-
tegrato con una capacità aumentata,
siamo in grado di offrire ai clienti un
valore aggiunto reale in rapporto al
progetto del vecchio velivolo”, spiega
Antonín Michalec del dipartimento
che si occupa dei subappalti. Il ve-
livolo attuale garantisce 1.300 kg di
carburante, mentre la nuova ala ga-
rantisce una capacità totale di carbu-
rante di 2.260 kg. Tra i cambiamenti
di maggiore rilievo nell’apparecchio
ci sono le parti della struttura dell’ala,
che di fatto sono le ragioni chiave dei
nuovi macchinari. Ed è qui che entra
in gioco Handtmann.
Una macchina flessibile
Con la nuova generazione di L410 la
quantità di parti in alluminio fresate
aumenteranno in maniera signifi-
cativa e parti più grandi saranno
incluse nella struttura delle ali, come
pannelli di 6.300 x 1.000 mm. Per
essere preparata a questa quantità di
parti fresate Aircraft Industries stava
cercando una macchina in grado
di gestire la grande varietà di parti
strutturali in un modo più produttivo
e meno ingombrante in termini di
spazio occupato.
“Avevamo bisogno di una macchina
per tutte le parti strutturali grandi. La
macchina deve saper gestire 20 parti
diverse nelle dimensioni e nella
tipologia: dalle piccole costole fino
ai grandi pannelli di 6.300 x 1.000
mm fresati da un blocco compat-
to di alluminio che costituiscono
la struttura dell’ala. Flessibilità e
produttività sono state le parole
chiave nel processo di acquisizione”
racconta l’NC programmer Oldr
ŷ
ich
Zich. “Il concept orizzontale è stato
un prerequisito. Le parti strutturali
aerospaziali richiedono la massi-
ma rimozione di materiale al fine
di ottenere tempi di ciclo brevi e
una superficie di buona qualità. La
MECCANICA
Il biturbo L410 è adatto per il trasporto a corto raggio da zone remote alle principali città, volando a un’altezza massima di 4.000 m.