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progettare

402

NOVEMBRE

/

DICEMBRE

2016

37

presenti nel concetto di Industria

4.0 sono sicuramente diffuse nell’in-

dustria italiana. Tuttavia, tale diffu-

sione riguarda soprattutto alcuni

singoli aspetti di ‘Industria 4.0’, quali

l’automazione, la robotica, i senso-

ri, internet, i software di gestione

aziendale, e così via. Al contrario,

è invece difficile incontrare realtà

che riescono a integrare tutti i nuovi

strumenti in una ‘organizzazione

produttiva’ caratterizzata dalla digi-

talizzazione e dall’interconnessione

completa delle funzioni aziendali

produzione, ricerca, marketing, di-

stribuzione, supply chain, ecc… Su

questo dovranno puntare le politi-

che di incentivo allo sviluppo”.

Come si attua il cambiamento?

“Le imprese italiane - afferma

Gruosso - possono raggiungere

questo cambiamento lavorando su

tre fronti: la formazione e riqualifica-

zione delle risorse, gli investimenti

in tecnologie nuove e la capacità

di crescere anche come dimensioni

attraverso incorporazione o acqui-

sizione. Il primo tema è quello che

è alla base delle iniziative di tutti

i Paesi, e ora anche dell’Italia: è

necessario creare l’ecosistema e la

cultura del cambiamento parten-

do dagli operatori del settore, dai

dipendenti e dai professionisti. Il

secondo tema è quello che richiede

capacità di comprendere il lega-

me tra tecnologia e il rilancio della

propria competività. Il terzo è forse

un tema nuovo, rilanciato anche

dal Piano Nazionale Industria 4.0:

bisogna cercare l’innovazione anche

nelle startup e investire su di loro

per accrescere la massa critica”.

Interviene Zuffada: “La vera leva che

hanno i produttori europei per com-

petere a livello internazionale contro

i Paesi a basso costo del lavoro, è di

espandere al massimo l’adattabilità

produttiva, ossia la capacità di ade-

guarsi in tempi il più possibile brevi

alla volatilità delle richieste del mer-

cato. Un’unità di produzione deve

quindi essere in grado di adattarsi

velocemente e in modo efficiente

alle nuove richieste dei clienti. Que-

sto significa l’integrazione spinta di

tutte le risorse che concorrono alla

generazione del valore. Nei prossi-

mi anni assisteremo sempre di più

all’introduzione in fabbrica di siste-

mi cyber-fisici che coadiuveranno

le risorse umane espandendone le

capacità e permettendo di realizzare

dei sistemi di produzione struttural-

mente flessibili e adattabili”.

E continua: “Il primo ostacolo che

le aziende trovano nell’imboccare

la strada della trasformazione in

senso 4.0, prima ancora che tecnico,

è culturale e consiste nel percepire

la trasformazione digitale e gli stru-

menti informatici come mezzo di

risparmio ed efficientamento, piut-