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progettare
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NOVEMBRE
/
DICEMBRE
2016
a tutto tondo del processo produtti-
vo” sottolinea Zuffada.
Domenico Di Monte, marketing ma-
nager di Camozzi afferma: “Credo
che il fatto che si continui a parlare
di industria 4.0 abbia già prodotto
un risultato importante poiché ha
indotto gli imprenditori a informar-
si per capire di quali tecnologie si
stesse parlando e a effettuare un’au-
toanalisi per comprendere il proprio
posizionamento e la consapevolezza
rappresenta il primo passo verso
il cambiamento. La Fabbrica 4.0
rappresenta una grande opportu-
nità per le aziende italiane poiché
la maggior parte delle tecnologie
introdotte hanno l’obiettivo di au-
mentare sia l’efficienza sia la flessi-
bilità produttiva e favorire la perso-
nalizzazione di massa dei prodotti,
creando il massimo valore per ogni
singolo cliente. Non dimentichiamo
che sono proprio queste le caratteri-
stiche che da sempre distinguono il
manifatturiero italiano e dobbiamo
interpretare la rivoluzione 4.0 come
la possibilità di amplificare il vantag-
gio competitivo che già abbiamo”.
Giampaolo Vitali Economista Ircres-
CNR e segretario del Gruppo Eco-
nomisti di Impresa conclude que-
sto giro di risposte: “Le tecnologie
I PRO
TA
GO
NISTI
Giampaolo Vitali
Economista
Ircres-CNR esegretario del Gruppo
Economisti di Impresa: “Le tecnologie relative a Industria 4.0 sono diffuse
nell’industria italiana. Esse riguardano soprattutto alcuni singoli aspetti. Al
contrario, è difficile incontrare realtà che riescono a integrare tutti gli strumenti
in una ‘organizzazione produttiva’ caratterizzata dall’interconnessione completa
delle funzioni aziendali”.
Domenico Di Monte
, marketing manager di
Camozzi afferma: “Credo che il
ne industriale che porta alla fabbrica
4.0 - dice Roberto Zuffada, del dipar-
timento Technology and innovation
della divisione digital factory di Sie-
mens Italia -, l’esperienza dell’ulti-
mo anno, maturata nell’ambito della
collaborazione con le associazioni
industriali italiane e presso i nostri
clienti, ci induce a essere ottimisti
perché riscontriamo un accresciuto
interesse per questi temi”.
In ogni caso, per imboccare la via
italiana all’Industria 4.0, oltre alla
connessione stabile tra macchine,
oggetti, applicazioni in cloud e per-
sone, è necessario che le aziende
si facciano realmente ‘contaminare’
dalle nuove tecnologie e dai nuovi
servizi digitali, coniugando prodotti
e servizi, sempre più interconnessi
e integrati tra loro, attraverso un
ripensamento in senso digitale di
tutte le aree di creazione del valore.
“Questo significa che il digitale e
la connettività diffusa e lo scambio
veloce di informazioni, pervaderan-
no sempre di più i processi azien-
dali, riposizionando l’information
technology e trasformandolo da
mero centro di costo a componente