progettare
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giugno
2015
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Dossier
industria automotive
information technology. Da sottoli-
neare l’impegno in Formula 1, dove
l’innovazione è la norma. “La sfida
della qualità in questo comparto indu-
striale –continua Ascanelli- è primaria.
I moderni pneumatici devono avere
sostanzialmente tre caratteristiche:
sicurezza per l’utente, prestazioni del
prodotto, design. Questi tre pilastri in
Pirelli sono importanti inegualmisura,
sia per pneumatici di fascia alta sia
per prodotti standard. Lo stile resta
un elemento differenziante e quindi
competitivo. Uno pneumatico bello,
che si integra in una nuova autovettu-
ra, non costa necessariamente più di
un prodotto che presenta un aspetto
anonimo. Quindi, il design è un va-
lido alleato che coniuga prestazioni
all’identità del brand”.
Pirelli si concentra anche sui biomate-
riali, come la silice da fonte rinnovabi-
le, sulle nanotecnologie per mescole
più stabili, strutture più leggere e liner
ad alta impermeabilità. Nella ricerca
di materiali più sostenibili, Pirelli già
L’impresa vanta accordi con 14 centri
universitari nel mondo, si avvale di
oltre cento partnership con produttori
di auto di fascia alta e oltre 150 pro-
getti in corso su materiali, processi e
Laser e sala semianecoica
I laboratori Pirelli nell’headquarter di Milano Bicocca rappresentano un con-
centrato di tecnologia e passione. Qui si sviluppano, provano e ottimizzano
pneumatici per auto, motociclette tra cui quelle per la superbike) e Formula
1, oltre 25.000 prototipi all’anno. Vediamo alcune fasi di progettazione e
produzione. Lo pneumatico è progettato nella sua geometria con sistemi CAD
3D. Successivamente la matematica del disegno è trasferita in un software
di produzione (definiamolo CAM), che gestisce una macchina laser. Essa
incide il disegno del battistrada superficialmente sullo pneumatico liscio.
La fase successiva è la finitura manuale della gomma con asportazione di
materiale. Questa operazione è eseguita da tecnici, veri e propri artigiani
super specializzati. Nell’apposito reparto è incisa la scolpitura nella giusta
dimensione e profondità. Si tratta di un passaggio fondamentale poiché
questi prototipi saranno la matrice del prodotto di serie. Successivamente
i prototipi vengono provati dinamicamente nella sala semianecoica, per
rilevare il rumore nella fase di rotolamento. Nel reparto di acustica sono
riprodotti varie tipologie di asfalto.
Una delle prove più significative è la simulazione dinamica dello pneumatico
per verificare le caratteristiche di resistenza. Un’apposita macchina di deriva
simula su un nastro piano le condizioni di lavoro dello pneumatico. E’ pos-
sibile eseguire simulazioni di carichi verticali, differenti pressioni, cambi di
direzione, simulare frenate, ecc. Grazie a questi test è possibile ottenere una
mappa delle performance di guida complete. Le mappe sono poi comparate
con le simulazioni numeriche. Scopo della simulazione è di verificare se i
risultati delle prove fisiche coincidano con i modelli matematici il più possibile.
Alessandro Ascanelli,
responsabile della ricerca e
sviluppo pneumatici vettura
di Pirelli Tyre.
Sgorbiatura: finitura
manuale della gomma con
asportazione di materiale.