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progettare

390

‡

GIUGNO

2015

51

DOSSIER

INDUSTRIA AUTOMOTIVE

di calo, è la ripresa del mercato

autoveicolare dell’Europa occiden-

tale (EU15+Efta), che fa segnare un

incremento delle immatricolazioni

pari al +5,1% rispetto all’anno pre-

cedente (l’Italia ha fatto registrare

un +12%), anche se si è ancora

lontani dal 2007, anno di picco mas-

simo. Questo dato non include però

la Russia, penalizzata dalla crisi

economica, con un calo delle im-

matricolazioni pari al 15%. Il 2014

è stato un anno favorevole per tutti

i costruttori europei. Volkswagen è

salita del 10% sul 2013, così come

il Gruppo Mercedes–Benz; Renault

Nissan sale dell’8% (anche per il

boom del brand low cost Dacia)

e la stessa FCA con 4,7 milioni di

autoveicoli prodotti nel mondo (4,3

nel 2013) è cresciuta del 9%: l’obiet-

tivo dei 5 milioni di auto è quasi

raggiunto. In generale il volume

della produzione industriale italiana

è cresciuto dell’8,3% per gli autovei-

coli ed è rimasto pressoché stabile

per quanto riguarda i componenti

(+0,5%).

Nuovi mercati ed export

Una parte sostanziale delle imprese

(72% del campione) ha ormai varca-

to i confini nazionali per vendere i

propri prodotti all’estero, anche se

nel 2014 il 17% degli esportatori

ha visto diminuire questo flusso di

affari. Tale tendenza è dimostrata

anche dai dati Istat che indicano per

l’Italia un calo delle esportazioni nel

2014 pari a -0,2% (19,3 miliardi di

euro il valore totale). Tornando al

campione dell’Osservatorio, sono i

mercati extra europei a interessa-

re maggiormente le imprese del-

la filiera: il 37% delle destinazioni

dell’export è fuori dall’UE. Delle 32

operazioni di apertura di stabilimen-

ti all’estero da parte delle imprese

intervistate, solo tre figurano in

Europa occidentale, mentre ben 29

sono localizzate in mercati lontani

(di cui 8 in Cina, 3 in India e 3 in

Uzbekistan). La ripresa in atto ha

avuto ripercussioni positive anche

sul ‘sentiment’ del campione inter-

vistato: in Italia e in Piemonte gli

ottimisti sono l’84%, i pessimisti il

16%. Valori migliori si registrano in

provincia di Modena (87% e 13%).

Fra le ragioni dell’ottimismo, al pri-

mo posto viene indicata la ripresa

dei clienti storici (il 78%), seguita

dalla diversificazione del settore (il

30%) e da nuovi clienti all’estero (il

16%). ll 62% del campione investe

in ricerca e sviluppo.

La filiera italiana sta lavorando in-

tensamente sull’auto del futuro, la

‘smart&clean’, ossia l’auto più leg-

gera, con più capacità di intratteni-

mento a bordo e capace di compiere

scelte in autonomia: si tratta di un

tema di investimento già oggi per

il 40% delle imprese. Il comparto

più coinvolto dall’auto del futuro

è quello degli OEM, con il 70% di

operatori che stanno già investen-

do, seguito dagli specialisti (51%) e

dagli E&D con il (50%). Più indietro,

ma non assenti, i subfornitori (28%).

il 37% delle imprese della filiera,

raggiunge i 19 miliardi di fatturato,

con un incremento leggermente in-

feriore (+3,2%), ma che sicuramente

ridà fiato a tutto il comparto. Buone

anche le prospettive per il 2015,

sia nei dati delle immatricolazioni

(Italia +12%), sia nelle previsioni dei

nostri imprenditori, con un saldo

positivo tra ottimisti e pessimisti”.

Buone notizie anche dal comparto

dei componenti.

“La componentistica italiana ha at-

traversato la crisi a testa alta grazie

all’alto fattore di innovazione e di

qualità dei prodotti e dei proces-

si delle nostre imprese, capaci di

mettere a frutto nei mercati esteri

le proprie strategie di sviluppo - ha

commentato Aurelio Nervo, presi-

dente del Gruppo componenti Anfia

- nel 2014, l’export della componen-

tistica si è assestato sui livelli del

2013, a 19,3 miliardi di euro, valore

già superiore ai livelli pre-crisi. Nel

2015, le imprese esportatrici potran-

no avvantaggiarsi del deprezzamen-

to dell’euro sul dollaro e del crollo

dei prezzi del petrolio. In Italia, il

comparto chiede alle istituzioni il

sostegno all’export e all’internazio-

nalizzazione e un accesso diffuso a

strumenti automatici di supporto

all’innovazione”.

Mercati esteri

Anche all’estero il 2014 è stato,

tutto sommato, un buon anno per

il settore autoveicolare. Ma la vera

novità del 2014, dopo sette anni