INCHIESTA
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•
MARZO
2015
Forte espansione economica
Con 43,32 milioni di abitanti e un
PIL 2014 atteso a +5,6%, il Kenya è
il Paese più interessante dell’Africa
sub-sahariana proprio per la forte
espansione economica, con con-
sumi e investimenti in aumento:
si prevede che nel 2014 la crescita
del Paese sia superiore al 5% e il
FMI stima addirittura una crescita
del 6,3%. Per il 2015-18 EIU (The
Economist Intelligence Unit) pre-
vede una crescita al tasso annuo
del 5,8% grazie agli investimenti
nelle infrastrutture. Il settore prin-
cipale è quello dei servizi (57%
del PIL) mentre il turismo ha su-
bito un contraccolpo quale con-
seguenza dell’attacco terroristico
nel settembre 2013 a opera del
gruppo islamico al-Shabaab per
punire la decisione del Paese di
intervenire nella guerra civile in
Somalia. Interessanti opportunità
di crescita si ravvisano nel settore
petrolifero, grazie alle recente sco-
perta di riserve, nell’edilizia, nelle
costruzioni e nell’arredamento. Il
settore manifatturiero è incentivato
dal governo, che ha creato aree a
fiscalità agevolata per i produttori
orientati all’export.
Il settore bancario è ben svilup-
pato, con oltre 40 banche opera-
tive sul territorio, e il governo è
sostanzialmente stabile nonostan-
te il presidente Uhuru Kenyatta,
eletto nel marzo 2013, sia stato
fortemente contestato. La strategia
governativa mira ad attrarre inve-
stimenti esteri rimuovendo parte
delle barriere all’ingresso seppure
con i limiti operativi di una rete
infrastrutturale inefficiente. Per ge-
nerare occupazione e benessere,
il governo ha redatto la Vision
2030 specifica per il manifatturiero
prevedendo il rafforzamento della
produzione domestica, l’applica-
zione della R&D, la circolazione
del 15% dei prodotti su base re-
gionale, lo sviluppo di prodotti di
nicchia. Obiettivi che dovrebbero
essere raggiunti investendo nello
sviluppo dell’industria siderurgica,
di PMI, parchi tecnologici e indu-
striali nonché di cluster produttivi e
formazione tecnica specifica, attra-
endo anche investitori strategici. In
Kenya le aziende italiane investono
in turismo, agricoltura, lavorazione
del legno ed energie rinnovabili.
Nel 2013 abbiamo esportato beni
per 181 milioni di euro (+16%),
principalmente di meccanica stru-
mentale, prodotti alimentari, chi-
mici ed elettrici.
Le importazioni, scese nel 2013 a 67
milioni di euro (-18%), riguardano
prodotti tessili e agricoli.
Secondo Sace, la presenza di Fran-
cia e Germania nel Paese è decisa-
mente superiore a quella italiana a
conferma di ampi spazi di miglio-
ramento.
Manifatturiero e Produzione Industriale
Indicatori
Paese
Partner/
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Valore dei
prodotti im-
portati per
il consumo
intermedio
(milioni
USD)
Burundi
52
48
58
70
89
142
146
179
168
227
-
Tanzania
-
423
680
941
1.289
1.579
2.011
2.515
1.871
-
4.520
Uganda
-
-
-
-
-
-
-
-
Kenya
460
421
496
665
926
1.087
992
1.256
1.741
1.702
1.874
Ruanda
42.8
45.3
48.6
59.4
111
146
190
324
332
382
527
Fonte: AEC - Paesi aderenti. (Valori in milioni di euro)
Impiego nel manifatturiero e contributo del manifatturiero al PIL
Indicatori
Paese
Partner/
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Impiego
Burundi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Tanzania
78.301
78.190
80.514
86.606
89.223
129.319
121.973
107.386
108.460
109.545
115.022
Uganda
-
-
-
-
-
-
-
-
-
139.097
-
Kenya
216.586
229.746
239.755
241.979
247.500
254.900
256.112
264.095
266.400
270.300
275.700
Ruanda
-
-
-
-
-
-
45.907
-
-
-
-
Contributo
al PIL
Burundi
-
-
-
-
-
-
-
0,0
0,0
12,8
13,4
Tanzania
8
8
8
8
8
8
8
7,8
9,0
9,0
9,3
Uganda
7
7
7
7
7
7
7
7,2
8,0
7,6
8,5
Kenya
10
10
10
10
11
10
10
10,8
9,9
9,9
9,4
Ruanda
7
7
6
6
6
6
5
6,4
6,4
7,0
6,6
Fonte: AEC - Paesi aderenti. (Valori in milioni di euro)