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INCHIESTA

piani di investimento. Con 10,64

milioni di abitanti e una previsione

di crescita del 7% del PIL a fine

2014 (per EIU la crescita sarà di

poco superiore al 6% nel prossimo

biennio), il Paese è trainato da-

gli investimenti pubblici ed esteri,

negli ultimi anni concentrati sulle

infrastrutture, con la costruzione

dell’aeroporto internazionale di

Bugesera e di un centro convegni,

accompagnati dalla privatizzazione

di alcune società pubbliche e dagli

aiuti internazionali (oltre il 10%

del PIL).

Trasporti e infrastrutture energe-

tiche rappresentano ancora una

debolezza, registrata anche nel si-

stema legale e burocratico.

Dopo la guerra civile sono sorti 14

istituti bancari, ma il 60% degli as-

set complessivi è detenuto dai tre

istituti principali, con partecipazio-

ni rilevanti da parte dello Stato. La

dipendenza dall’agricoltura (caffè,

tè) è stata ridotta dall’espansione

dell’industria, delle costruzioni e

del turismo, con l’aumento delle

esportazioni di prodotti minerari

e alimentari.

Nel 2013 le importazioni dal Ruan-

da (prodotti tessili, abbigliamento,

pelli e accessori), sono scese a 649

mila euro (2,2 milioni nel 2012)

mentre l’export è salito da 13 a

15,9 milioni di euro. Opportunità

di investimento si riscontrano in

agricoltura, turismo, infrastrutture

energetiche e trasporti. L’attuale

presidente del Burundi (10 milio-

ni di abitanti), Pierre Nkurunziza,

ambisce a restare in carica fino

al 2016 nonostante le inevitabili

tensioni che si verrebbero a crea-

re. Se la stabilità si manterrà tale,

l’EIU prevede nel periodo 2015-16

una crescita del PIL del 4,7%, trai-

nata dai settori dell’agricoltura e

delle costruzioni. Nel 2013 l’Italia

ha importato merci per 2,8 milioni

di euro ed esportato per 4,7 milioni

di euro, valori entrambi in crescita

con 1,5 e 4,3 milioni rispettiva-

mente registrati nel 2012. Secondo

le statistiche pubblicate da Doing

Business 2015 della Banca Mon-

diale, il Burundi è migliorato negli

indicatori relativi alla creazione

d’impresa (salito dal 20° al 18° po-

sto) e nell’ottenimento di permessi

edilizi (da 146° a 133°).

Nell’ambito dell’Africa sub-saha-

riana, si classifica primo per la

creazione d’impresa, quarto per

il trasferimento di proprietà e un-

dicesimo per la protezione degli

investimenti minori. Facciamo un

esempio: quanto tempo ci vuole

per costruire un magazzino in Bu-

rundi? Secondo i dati raccolti da

Doing Business, i permessi per la

costruzione richiedono 14 proce-

dure e 99 giorni lavorativi, con un

costo stimato nel 10% del valore

dell’edificio.