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progettare 381
GIUGNO
2014
63
handling avanzati e il front-end di pro-
dotti standard. Ciascuna applicazione
illustrata farà riferimento a uno dei
rispettivi segmenti.
Un tipico esempio di collaborazione
con l’R&D Festo è quello nel quale
l’utilizzatore (in questo caso la tede-
sca Widmann) aveva la necessità di
effettuare delle prove, presso l’Appli-
cation center Festo, di una parte di
macchina per poterla integrarla poi
nell’insieme. Widmann è un azienda
tedesca specializzatanellaproduzione
dimaterialeper il packagingmediante
saldatura ultrasonica. L’impresa ha
un’elevata produzione di macchine
personalizzate e molto spesso ha la
necessità di un veloce time-to-market.
La collaborazione con Festo è nata
dal bisogno di sviluppare la macchi-
na BM180, che carica compact-disc
all’interno di un blister a sua volta
sigillato dal sonotrodo a ultrasuoni,
per la presentazione presso una fiera.
La BM180 nasce da un concetto mo-
dulare: nella versione base le ope-
razioni sono manuali, mentre nelle
versioni più avanzate, in cui il T gantry
viene utilizzato come modulo acces-
sorio, la macchina può avere un’ali-
mentazione e scarico semimanuale o
essere completamente automatizzata.
Il manipolatore, infatti, può essere
montato sia nella parte di carico, sia
nella parte di scarico, sia in entrambe
le parti della macchina.
Il cliente voleva verificare che il tem-
po ciclo del sistema Festo di carico e
scarico non inficiasse il tempo ciclo
dellamacchina di 35 cicli/min con una
produzione di due blister alla volta
e quindi il carico di ciascun blister
Dove nasce
l’innovazione
All’interno della sede di Assago Festo ha
realizzato, circa un anno fa, un Application
center sviluppato con l’intento di mettere a
disposizione dei clienti un laboratorio in cui
testare le proprie applicazioni. In molti set-
tori industriali, tra cui quello del packaging,
in continua competizione internazionale
e con elevato livello tecnologico, il time-
to-market e la certezza di realizzazione
delle proprie applicazioni in tempi sempre
più brevi è vitale; il tempo disponibile per
passare dalla fase di design a quella di test
in macchina è infatti sempre più compresso
e diventa quindi sempre più importante te-
stare in tempo reale applicazioni complesse
e con poco dispendio di risorse. La strut-
tura attualmente installata nel laboratorio
permette la realizzazione di simulazioni
attraverso un portale cartesiano a tre
assi, un robot antropomorfo, un delta
robot, e un sistema T-gantry. All’interno
dell’Application center è possibile vedere
anche la sinergia concretizzata con Kuka
che consente di realizzare test su un’ampia
tipologia di robot e con diversi tipi di
cinematiche.
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