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progettare 379
APRILE
2014
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di prezzi franco stabilimento cinese di
6.600 $/ton, il doppio dell’equivalente
prezzo delle leghe d’alluminio. A questi
vanno aggiunti i costi di intermediazione
e di trasporto. Il confronto in termini di
costo è quindi nettamente sfavorevole
al magnesio.
La resistenza alla corrosione
Un altro elemento che genera preoc-
cupazione al momento della scelta è la
resistenzaallacorrosionediquesteleghe.
È però un dubbio superabile con un’op-
portuna scelta della lega e, soprattutto,
ricordando che la strada maestra per
ottenere buoni risultati è la sua purezza.
Sono da considerarsi come impurezze
pericolose il ferro, il nickel e il rame: un
loro basso tenore (inferiore a 50 ppm) dà
ottimi risultati. La figura 1 mostra infatti
come in questomodo si ottengano pre-
stazioni paragonabili a quelle delle leghe
di alluminio.
Come termine di confronto viene utiliz-
zata la profondità della corrosione in un
certo tempo in condizioni ambientali pa-
ragonabili (test di resistenza alla nebbia
salina secondoASTMB117), espressa in
millesimi di pollice all’anno. Si nota, oltre
che un livello di prestazioni non distante
da quello delle leghe di alluminio, anche
il notevolissimo progresso metallurgico
fra la lega AZ91C e, quest’ultima ca-
ratterizzata da elevata purezza. Queste
interessanti prestazioni non devono far
dimenticare le precauzioni che devono
essere comunque prese per evitare o
perlomeno ridurre almassimo i fenome-
ni di corrosione galvanica. La posizione
delmagnesionellascalaelettrochimicaè
infatti tale da farlo diventare, ad esempio
per le applicazioni navali dell’alluminio,
come un ideale anodo sacrificale, da
sostituire periodicamente per preserva-
re l’integrità dello scafo: questa è una
semplice conseguenza della posizione
del magnesio nella scala elettrochimica.
Nellegiunzioni èperciòsemprenecessa-
rio interporre prodotti isolanti.
E se si incendia?
Unmetallochesottoformadipolveri vie-
neusatoneifuochid’artificiononpuòche
preoccupareintuttiicasiincuiilprocesso
tecnologico comportaun riscaldamento.
Può succedere infatti che una semplice
lavorazione meccanica per asportazione
di truciolo in particolari condizioni possa
produrre l’autocombustione: il problema
di fondo è che il magnesio non è un
metallo autoestinguente, per cui, in pre-
senza di ossigeno, continua a bruciare
fino a consumarsi completamente. E
non bisogna nemmeno fare l’errore di
spegnerlo con l’acqua, dal momento
che si produrrebbero ossido di magne-
sio e, malauguratamente, idrogeno, con
conseguenze facilmente immaginabili.
Esistono più rimedi a questi fenomeni:
usando leghe tradizionali, la lavorazio-
ne meccanica dev’essere effettuata con
utensili ben affilati in acciaio rapido o,
meglio, con utensili diamantati (PCD); è
bene sfruttare l’ottima lavorabilità all’u-
tensileinmododaotteneretruciolidiuna
certa dimensione, che evita il problema
del surriscaldamento. Anche l’uso di lu-
brificanti aiuta a ridurre il riscaldamento:
vanno utilizzati gli oli minerali, evitando
quelli di origineanimaleovegetale. Una
regoladi prevenzionedi questi fenomeni
è anche la scrupolosa pulizia del reparto
edeglioperatori, mailrimediomiglioreè
quellodieliminareilproblemaall’origine,
usando particolari leghe sviluppate in
tempi molto recenti nell’ambito di pro-
getti di ricerca e di prossima immissione
sul mercato; in queste nuove leghe la
composizione chimica è stata modifi-
cata con l’aggiunta di piccole (1-1,5%)
quantità di ossido di calcio che rendono
il magnesio autoestinguente.
Quali sono i vantaggi?
La risposta è abbastanza semplice e
scontata se la leggerezza ha un elevato
valore: si pensi adesempioal temponon
lontano in cui tutte le sponde dei camion
erano fatte in profilati e lamiera di accia-
io. Non sono stati i vantaggi in termini
di riduzione di consumo di carburante,
pur evidenti nella riduzione della tara, a
determinare il successo della soluzione
in legad’alluminio,mabensì la riduzione
della faticadi chi dovevaquotidianamen-
1.Sotto confronto fra leghe
di alluminio e magnesio in
termini di resistenza alla
corrosione (test in nebbia
salina secondo Astm
B117).
1...,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70 72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,...86
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