autenticare gli utenti in modo sicuro.
L’iPhone X di Apple ha, tra le sue novi-
tà principali, un sistema di Face ID che
si propone, in prima istanza, di libera-
re gli utenti dalla necessità di digitare
una password, o premere un pulsante
per il riconoscimento dell’impronta di-
gitale, per accedere al proprio device.
Ma l’obiettivo dichiarato di casa Apple
è portare Face ID a livello di sistemi di
pagamento.
Molta attesa c’è per Samsung Pay, che
uscirà in Italia nei primi mesi del 2018.
Samsung Pay è basato sulle soluzioni di
sicurezza di Samsung come Knox, che
mantiene in un’area riservata e cifrata
i dati sensibili degli utenti. Vi sono poi
altri sistemi di sicurezza sui dispositivi
Samsung, come il lettore di impronte
e quello del riconoscimento delle iri-
di. Oggi le operazione con l’impron-
ta digitale sono all’ordine del giorno.
Samsung si avvale della scansione dell’i-
ride per una maggiore sicurezza.
Sembrerebbe tutto semplice e a portata
di smartphone. Ma non lo è. Un primo
limite riguarda i cellulari supportati e
le banche cui appoggiarsi. Apple, per
esempio, non è sempre supportato. La
seconda categoria soffre invece dello
scarso numero di esercenti abilitati, an-
che se Satispay a riguardo sta facendo
grossi progressi negli ultimi tempi.
I casi di successo
Satispay è la startup dei pagamenti
elettronici che per prima ha realizzato
in Italia un sistema mobile payment in-
dipendente e alternativo ai circuiti tra-
dizionali, che nel terzo round di investi-
menti ha raccolto oltre 18 milioni, con
l’ingresso di nuovi partner chiave: Ban-
ca Etica, Banca Sella e Shark Bites, un
Venture Capital fondato da importanti
nomi dell’imprenditoria italiana attivi
nel settore digitale e tradizionale.
In realtà la startup aveva già raccolto
impegni di investimento per 14,5 milio-
ni lo scorso maggio, superando di slan-
cio il target iniziale di 12 milioni. Grazie
a questi nuovi capitali, Satispay ha rac-
colto complessivamente ben 26,8 mi-
The old debit card PIN
retires?
The use of mobile phones and wearable
technology for mobile payment will make
our lives much easier and will completely
substitute not only the use of cash, but also
credit cards.
And what about our dear old PIN? It will
probably retire, also thanks to the increasing
security offered by the new identification
systems through biometric parameters.
Generally, mobile payment modes occur
through smartphones (or wearables),
and branded-mobile wallet, without
credit cards or debit cards. Where? For
stores, supermarkets and a little bit
everywhere. In regards to technologies
used, the most common is NFC (Near
Field Communication) the same on which
contactless cards are based. In practice, the
phone is approached to the POS and the
charge is made on the card associated with
the service, via app. It is like this that Apple
Pay and Unicredit, Vodafone, Tim, Cartasì,
Postemobile, Intesa San Paolo services work.
The next category is where services occur
through the Internet, among contacts that
belong to the same platform. Of which
they could be normal users or stores. Jiffy,
Satispay, Tinaba, the first two with a
charge on bank account and the third on a
dedicated card.
Who will be the users? Millennials are
largely already used to using these payment
services. In fact, the sector that has shown
the most mobile payments is that of events:
concerts, sporting events, and theme parks.
Furthermore, in January 2018, the new
PSD2 directive on payment services is
implemented, which will favor both the entry
of new providers and the development of
mobile payment tools. The banking sector is
facing a small revolution, which will result
in an increasing number of services offered
through apps and that will be accessible
frommobile phones.
marzo 2018
45