menti che descrivono la situazione at-
tuale e passata dei processi aziendali,
con una crescita dell’11% rispetto allo
scorso anno. Ma l’area di maggiore in-
teresse per le imprese è quella dei ‘pre-
dictive analytics’, gli strumenti avan-
zati che consentono di effettuare pre-
visioni sull’evoluzione del mercato e
sulle strategie, già diffusi nel 73% dei
casi (contro il 59% del 2016). Sono ar-
retrati ancora i ‘prescriptive analytics’,
tool avanzati capaci di proporre so-
luzioni sulla base delle analisi svolte,
presenti solo nel 33% delle grandi im-
prese e ancora di più gli ‘automated
analytics’, capaci di avviare autonoma-
mente l’azione proposta secondo il ri-
sultato delle analisi, applicati nel’11%
delle organizzazioni, a livello pilota,
in linea con quello dello scorso anno
(10%). La crescita del valore del merca-
to Analytics mostra come le grandi im-
prese conoscano le opportunità offerte
dai Big Data e hanno una strategia ‘da-
ta driven’ orientata agli aspetti predit-
tivi e all’automatizzazione di processi e
servizi. L’utilizzo dei Big Data Analytics
è indispensabile per non rischiare di
perdere capacità competitiva
Il settore più interessato nel mercato
degli Analytics tra le grandi imprese
è quello bancario (28%), seguito da
manifatturiero (24%), telco e media
(14%), PA e sanità (7%), servizi (8%),
GDO (7%), utility (6%) e assicurazioni
(6%). Se si prende in considerazione
la crescita però guidano la graduato-
ria assicurazioni, manifatturiero e ser-
vizi, con tassi superiori al 25%, seguiti
da banche, GDO e telco e media, con
tassi tra il 15% ed il 25%, poi utility e
PA e sanità, con crescite più modeste.
Tra le aziende che hanno avviato ini-
ziative, gli obiettivi dei progetti di Big
Data Analytics sono stati soprattutto il
miglioramento dell’engagement con il
cliente (70%), l’incremento delle vendi-
te (68%), la riduzione del time to mar-
ket (66%), l’ampliamento dell’offerta
di nuovi prodotti e servizi e l’ottimizza-
zione dell’offerta attuale per aumenta-
re i margini (64% ciascuno), la riduzio-
ne dei costi (57%) e la ricerca di nuovi
mercati (41%). Tra i risultati effettiva-
mente ottenuti spicca il migliorare l’en-
gagement con il cliente per la totalità
delle imprese (tutti gli intervistati). Tra
gli ostacoli principali ai progetti di Big
Data Analytics, spiccano la mancanza
d’impegno e coinvolgimento da parte
Boomof investments
in Big Data
Last year, over Euro one billion was
invested in Big Data, marking a 22%
growth in the country. Of this expenditure,
42% concern software, 33% services, 25%
the enabling infrastructures. For the most
part, it remains the prerogative of large
companies (which share 87% of total
expenditure) while SMEs stop at a 13%
share, even if their investments increase by
18% compared to last year.
The market is driven by large companies
that know the opportunities offered by
the descriptive analysis of information,
study new projects and orient themselves
towards the predictive and engineering
aspects of algorithms aimed at automating
processes and services, pursuing what
can be defined as the’ second wave’ of an
information-driven strategy. The increasing
availability of data for companies and
organizations means that the paradigm of
growth in advanced economies is changing.
In 2010, the volume of data available on
the web was about 500 billion gigabytes,
while recent estimates predict exponential
growth in the coming years. For businesses,
support comes from fiscal incentives 4.0
(such as hyper and super-amortization)
that facilitate investments in innovation
and digitization such as additive
manufacturing, cloud, cyber security and
Big Data.
The picture emerges from the research of the
Big Data analytics & Business Intelligence
Observatory of Politecnico of Milan. The
research is based on an empirical analysis
that, through surveys and case studies,
involves each year over 900 participants,
including IT Systems managers, Digital
and Innovation managers, Analytics and
Executive managers of business lines,
organizations and Public Administrations.
marzo 2018
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